Ora, cercherò di semplificare il più possibile, visto che ne stavo parlando con @Giulio_M
L'idea su cui poggia la teoria è che non ci sia necessariamente bisogno di una potenza computazionale infinita nel momento in cui la simulazione viene programmata per svelarsi solo se osservata. Proprio come accadrebbe in un videogioco. Immagina di giocare a Skyrim. Il mondo davanti a te esiste solo fintanto che tu, il personaggio giocante, lo vedi. Immagina che nel gioco ci sia un castello di fronte a te. Muovi il tuo personaggio e guardi dietro di te. Non vedi più il castello. Quel castello esiste ancora? No. Non esiste. Il castello esiste solo fintanto che tu, nel gioco, lo osservi. Lo stesso è per la realtà secondo la simulazione theory.
Questo è Baldur's Gate 1. Gli alberi, le strade, il mondo oltre lo spazio nero esistono? Sono scritti nel software, ma solo quando vengono osservati (ovvero quando i personaggi giocanti si muovono in quelle direzioni) il mondo di Baldur's Gate si svela.

Lo stesso è per noi. E ci sono vari indizi a supporto di questa ipotesi.
1) Per esempio le particelle si comportano in maniera estremamente diversa quando vengono osservate. Nell'esperimento della doppia fenditura le particelle non osservate si comportano come onde, mentre se osservate si comportano come particelle. E non sappiamo perché o quale forza faccia sì che questo avvenga, ma ipotizzando di trovarci in una simulazione sarebbe coerente voler risparmiare potenza computazionale.
Non osservate sono incomprensibilmente onde, come il pattern che lasciano...


... mentre se osservate, si comportano letteralmente nella maniera in cui dovrebbero comportarsi, cioè come particelle.


2) La realtà è letteralmente pixelata. In termini temporali questi pixel hanno una dimensione di circa 10 alla meno 44esima secondi. In termini spaziali, se un atomo di idrogeno avesse le dimensioni dell'universo visibile, lo spazio di Planck sarebbe un viaggio da Chicago a Tokyo. Dunque il tutto è estremamente fluido, noi non ce ne accorgiamo, ma a tutti gli effetti il continum spaziotemporale non è affatto un continuum, è un "passare da pixel a pixel", che è esattamente ciò che avviene anche nelle nostre simulazioni, come i videogiochi.
3) La stessa velocità della luce può venire associata alla semplice potenza massima del processore che regola l'ipotetica simulazione. Il perché la materia non possa superare la velocità della luce appare del tutto incomprensibile, come arbitrario è il suo stesso valore. Ma attenzione, perché - proprio come accadrebbe in un mondo virtuale - anche nel nostro universo le informazioni, come le informazioni quantiche scambiate tra due particelle entangled, possono superare anche di 100.000 volte la velocità della luce.
4) La realtà appare incomprensibilmente semplificata, come se qualcuno stesse cercando di salvare potenza computazionale. Per esempio i numeri della sequenza di Fibonacci appaiono in un numero impressionante di eventi naturali. In tantissimi processi di crescita, come il numero dei petali dei fiori, il numero dei rami che si sviluppano in un albero, le spirali delle conchiglie, degli uragani, delle galassie. La stessa sezione aurea è da noi istintivamente associata alla bellezza. Un viso che rispetta le proporzioni auree è istintivamente percepito come bellissimo: il perché ciò avviene non è comprensibile e non se ne capiscono le ragioni evoluzionistiche. Sembra come se un programma cercasse di risparmiare fornendo alla realtà delle costanti. Il ché ha senso: immaginando che questa sia realmente una simulazione, creare un universo in cui i processi di crescita sono casuali e disordinati, richiederebbe una potenza di calcolo molto superiore. Altre costanti, come la costante di Sommerfeld, appaiono altrettanto incomprensibili. Il punto è che la realtà, a un esame approfondito, appare "semplificata".

5) La teoria del Big Bang è priva di un nesso di casualità e viola la prima legge della termodinamica. Per farla tornare abbiamo bisogno di inventare cose come l'energia oscura e la materia oscura, che non sono mai state osservate in laboratorio. Ci sono fisici (leggasi clowns) che creano persino ex novo particelle come l'inflatone (sic!) nel disperato tentativo di salvare la teoria. La stessa espansione dell'universo a velocità superiore rispetto a quella della luce, la quale sta per giunta accelerando, nonostante avrebbe dovuto rallentare, è molto più facilmente spiegabile con la simulation theory. Supponendo che stiamo vivendo in una simulazione e man mano che le nostre conoscenze tecnologiche avanzano, è sensato per il programma espandere l'universo (leggasi allontanarlo) di modo che non sia più osservabile. Man mano che la nostra civiltà e le nostre capacità tecnologiche avanzano, così come avanza la nostra capacità di studiare il cosmo sempre più lontano, il programma - per risparmiare dati - lo allontana a una velocità superiore (superiore a quella della luce) e per risparmiare dati ci impedisce di osservarli (studiarlo).
A me pare che a ben vedere se volessimo senza pregiudizi prendere in considerazione l' ipotesi scopriremmo che rispetta il rasoio di Occam più di ogni altra teoria. E comunque non è più deprimente di un universo senza senso.
Per un approfondimento dell'Università di Portsmouth 👇
https://www.port.ac.uk/news-events-and-blogs/blogs/future-and-emerging-technologies/how-to-test-if-were-living-in-a-computer-simulation
Grazie