Ovvio che c'è l'invidia sociale, ma non solo. Come quelli cui fanno una multa per essersi parcheggiati in seconda fila, e si giustificano dicendo "ma lo fanno anche altri". E' sbagliato, punto. Non mi interessa se lo fanno tutti. Il RdC poi è sbagliato sia filosoficamente (in una società devono lavorare tutti quelli che possono farlo, non solo i "volenterosi", e non hai nessun diritto al reddito se non lavori e puoi farlo), sia praticamente, perché crea assistenzialismo, clientelismo, voto di scambio, e infine perché non stimola il disoccupato a cercarsi un lavoro. Oltre tutto, dare il RdC ai diciottenni e ai mai impiegati è un errore di concetto: come puoi definirti disoccupato se non hai mai lavorato? Riguardo poi il paragone con i vitalizi, o cosiddetti tali (non esistono più, eh, tanto per dare una notizia), il RdC costa una decina di miliardi di euro all'anno. L'aver ridotto il parlamento alla metà, ha comportato un risparmio di poche decine di milioni annui, a discapito del funzionamento del parlamento stesso. Infine c'è il fatto morale: ma perché mai, io che lavoro e pago le tasse, devo darti la paghetta per startene sul divano o al bar?