EdwardElric i motivi di tale scetticismo possono essere molti e non me la sento di elencare tutti i motivi, quindi mi limiterò ad esporne solo alcune:
1- il fatto che ormai è una di quelle cose tipo la rivoluzione francese: sono avvenute, ci sono prove storiche, ma essendo cose date un po' per scontato non si portano mai tali prove (anche se ci sono e basta fare un minimo di ricerca per averle).
2- il fatto che in persone insicure, credere di essere i soli "speciali", dei "risvegliati" che hanno capito la verità, immuni alla "propaganda" e "pericolosi" o "scomodi" ai "poteri forti" può dare un senso di sicurezza e nutrire la loro autostima, e quindi si bevono molte di queste teorie.
3- il fatto che, chi espone le verità provate (storiche, scientifiche, ecc.) Usa un certo tono e certi termini che spingono sull'importanza argomentativa delle prove. Se uno non ha abbastanza cultura da comprendere le prove portare, capirà poco del discorso. I guru che diffondono complotti invece hanno dei modi, termini e toni molto meno scientifici e molto più affabulanti, studiati al fine di irretire le persone (per esempio cambiando il registro in base a chi hanno davanti per dare una percezione di somiglianza e quindi essere più convincenti) e usano molte tattiche di persuasione.
Aggiungo solo un motivo che è un evergreen in molti complottismi (covid, teorie di biglino, nwo, ecc.)
4 bonus- Inoltre avere un "nemico" identificabile "i poteri forti", "big pharma", "gli ebrei", "i rettiliani", "i teologi", ecc. (Ma non troppo definito, o troppo raggiungibile) dona un bersaglio per le proprie frustrazioni ma non così raggiungibile o definito perché queste frustrazioni possano essere espresse e quindi il destinatario possa saperlo. E in parte è rassicurante sapere che, se ti capita qualcosa o se è capitato qualcosa di spiacevole (dal velamento del "vero", alla perdita del lavoro), sai chi ringraziare: la colpa non è né tua, né della casualità delle circostanze. Quindi in qualche modo viene fatta salva l'autostima e si ha una percezione più chiara (per quanto falsa) degli eventi.