𝓐𝓵𝓯𝓪𝓻𝓸𝓶𝓮𝓸𝓶𝓪𝓷 Purtroppo i medici che si riducono a compilatori automatici di ricette e di impegnative e hanno dimenticato il significato profondo della loro professione: curare i pazienti. Questo significa prima di tutto ascoltarli, farli parlare e considerarli nella loro totalità di esseri umani e di persone; non come assemblaggi di organi o parti considerate singolarmente (una gamba, una testa, uno stomaco che fa male; ogni cosa slegata dall'altra; ed esami/farmaci più o meno a caso). Questo implica costruire e coltivare rapporti interpersonali medico-paziente basati sulla fiducia e sul dialogo. Questo richiede non solo preparazione medica e competenza, ma anche intelligenza (in senso ampio), sensibilità e umanità. E queste sono qualità che si stanno perdendo.