Maria Antonietta ma questo no ahah! Quello che dici tu, praticamente vedi la filosofia come "super partes" e va bene, seguendo quindi una procedura di logica formale, appunto solo deduttiva (ammesso che tutti i fenomeni e spiegazioni possano poi seguire questa strada, ma prendiamolo per buono).
Qui si parla però di filosofia applicata, in questo caso alla scienza. In ambiti scientifico, una procedura formale (premesse => soluzione) trova applicazione nella matematica, geometria, ambiti diciamo "astratti". Quando invece si cerca un di spiegare un fenomeno fisico e a maggior motivo altri ambiti come l'efficacia delle medicine, nuove tecnologie ecc, sarai d'accordo che la procedura non può basarsi su una logica formale astratta. Nom conosciamo realmente tutte le variabili in gioco e nemmeno sarebbe funzionale creare un (ipotetico) modello con variabili quasi trascurabili: dalla raccolta dati, osservazione empirica, si ipotizzano delle soluzioni che poi con varie procedure (metodi statistici ecc) vengono validate, rese accettabili: banalmente, per i fenomeni fisici spesso "sappiamo che è così" ma non riusciamo a spiegare spesso il "perché debba essere necessariamente sempre così"; nella medicina accettabilità significa in termini percentuali (infatti per parlare di efficacia o meno di un medicinale, vedi i vaccini, NON si può certo guardare il caso singolo!!).
Quindi ricapitolando, è corretto quello che dici se riusciamo a restare ad un livello astratto, ma qui parliamo dell'applicazione, appunto nella scienza.