Prima cosa: affidarsi ad uno studio serio, a regola in termini igienico-sanitari, e ad un tatuatore specializzato, professionista, qualificato che rispetti tutte le norme del caso (aghi sterili e monouso, attrezzatura non monouso disinfettata in autoclave, inchiostri anallergici, guanti monouso, possibilmente mascherina, superfici di contatto degli strumenti disinfettate...).
Quanto alla cura: in genere prevede l'applicazione sulla pelle di una crema idratante e lenitiva/prodotto specifico per sfiammare la zona e, per qualche giorno, a seconda della dimensione del tatuaggio, la copertura con della pellicola trasparente (da cambiare ogni poche ore, lavando e asciugando ogni volta la pelle con acqua e un detergente delicato) per proteggere la pelle da sporcizia e agenti patogeni esterni (questo specie se si esce, o si frequentano luoghi potenzialmente contaminanti come palestre e simili).
Nei giorni/settimane immediatamente successive al tatuaggio la pelle richiede attenzioni particolari: evitare esposizioni prolungate e dirette al sole, bagni in mare o in piscina, rasature. Dopodiché si possono riprendere queste attività, ma con cautela.
La guarigione completa richiede diversi mesi - si tratta comunque di una ferita, di una lesione.
Se ti rivolgi ad un tatuatore professionista, sarà comunque lui a darti tutte queste informazioni e le indicazioni sulla cura da seguire. Essenziale, ripeto, scegliere uno specialista esperto.