Oddio, quante cose mi avete fatto ricordare! Quei giorni in cui giravo liberamente (nessun poliziotto o carabiniere mi ha mai fermato) in tutta italia, per lavoro, senza trovare un hotel aperto, costretto a dormire in auto negli autogrill pieni di soli camionisti. Le strade erano deserte, sembrava il post attacco atomico. E tutti a casa sul divano a vivere con 600 euro al mese, felici di fare la coda al supermercato. Dove non potevano venderti la pizza (chissà, forse la pizza infettava) o un pennarello. E gli italiani, invece di incazzarsi, cantavano sui balconi come uccellini in gabbia, poveri coglioni! E che dire dei miei amici che si iniettavano il siero, convinti di non ammalarsi? E non ti invitavano ad uscire con loro perché non eri vaccinato! Ricordo ancora un cameriere insistente che voleva che gli mostrassi il green pass: non voleva servirmi, ed allora l'ho dovuto prendere per il bavero fino quasi a sollevarlo da terra, per difendere i miei diritti di cittadino. Ricordo che venne il proprietario a calmarci e a dire al cameriere di servirmi, ma soprattutto ricordo la faccia spaventata del cameriere, non solo per le mie minacce, ma soprattutto perché lo avevo toccato, forse aveva paura di prendersi il covid e morire. E tra i ricordi meno piacevoli, ricordo le facce di bronzo dei giornalisti pennivendoli che spargevano terrore parlando di morti, morti, morti... Ecco, quei giornalisti dovranno pagare per il male fatto, in questo o nell'altro mondo!