Giulio_M Si sa che Tesla fu, oltre che un genio, un provocatore. Comunque, per quanto io lo stimi, non mi sento di concordare con quella affermazione. Se oggi viviamo nel benessere è solo grazie alla scienza, il rovescio della medaglia purtroppo è che spesso viene usata nel modo sbagliato. Con l'energia nucleare ad esempio puoi fornire elettricità a un'intera città oppure raderla al suolo, dipende solo da come la si vuole usare.
Comunque il mio discorso riguardava le materie scolastiche e in quel caso ammetto anch'io, da amante delle materie scientifiche, che non si può imporne lo studio anche a coloro che non le useranno mai, dove sta il senso in tutto ciò? Capisco la "cultura generale" ma mi chiedo: di ciò che abbiamo studiato al liceo cosa ci ricordiamo? Lo dico io: ciò che ci interessava/affascinava e ciò che usiamo nel lavoro o nella vita di tutti i giorni. Il resto lo abbiamo rimosso dalla memoria, succede a tutti. Quindi cultura de che? Per me dovrebbe ognuno avere la possibilità di studiare ciò che veramente gli interessa, anche in vista di un futuro impiego, e riservare il resto del tempo a cose più utili nel quotidiano, per crescere gente consapevole di come funziona il mondo reale.