Considerando da un punto di vista storico, antropologico, psicologico e genetico, "normale" direi di no. Come rapporto sessuale fra due persone fra le quali esistano determinati vincoli di parentela o di affinità, è tra i tabù più comuni presso tutti i gruppi umani (per ragioni sociali, ma anche genetiche: con l'aumentare della consanguineità aumenta la probabilità della comparsa di malattie ereditarie rare recessive). Come tale è respinto da tutte le grandi religioni storiche, e in molti Paesi legalmente vietato e perseguibile. In Italia, è un reato previsto dal Codice penale vigente all'articolo 564: "Chiunque, in modo che ne derivi pubblico scandalo, commette incesto con un discendente o un ascendente, o con un affine in linea retta, ovvero con una sorella o un fratello, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. In caso di relazione incestuosa si applica la reclusione da due a otto anni. Se l'incesto è commesso da una persona maggiorenne con una minorenne, la pena è aumentata per la persona maggiorenne, sempre che la persona minorenne abbia raggiunto l'età del consenso. In caso di condanna, il genitore perde la responsabilità genitoriale o della tutela legale."