L'ho praticato per un paio di anni. Come sport, ottimo per tenersi in forma: la maggior parte delle tecniche si focalizza sui calci, ma in realtà si allena tutto il corpo, con i benefici che ne seguono a livello di tonificazione muscolare, impegno cardiaco, miglioramento di riflessi, coordinazione, velocità, agilità, equilibrio, flessibilità... Ma anche di sicurezza in sé stessi. Come le altre arti marziali, poi, si basa su una filosofia improntata al rispetto, di sé stessi e degli altri; alla perseveranza e alla costanza; all'integrità (capacità di riconoscere e ammettere i propri errori, e superarli); all'auto-controllo. Non parlerei però propriamente di arte marziale "da auto-difesa" e/o "da combattimento" (sì, prevede scontri diretti, ma regolamentati): 1) si apprendono delle tecniche per difendersi ma (e questo vale per tutte le arti marziali), in caso di un ipotetico attacco reale, sono di difficile/impossibile applicazione (la palestra è una cosa, la strada/altro luogo di aggressione un'altra); 2) l'obiettivo (e anche questo vale tutte le arti marziali) non è mai quello di attaccare per primi e di fare del male (reazioni di auto-difesa a parte; vedere punto 1): piuttosto, quello di evitare litigi, scontri, violenze. Detto questo: lo rifarei o riprenderei? Assolutamente sì.