Per molti di voi sarà ovvio ciò che dico, ma guardando "come va il mondo", non è per tutti ovvio.
I famosi hashtag sono uno strumento molto usato nei vari canali Social, ma c'è un piccolo problema: sono stati ideati per una funzione e spesso vengono usati per altri motivi, che adesso vediamo.
Esempi di hashtag "buoni": #internet #digitalmarketing #google #mtb
Esempi di hashtag "cattivi": #noiatime #machebellagiornataoggi #lafotopiubelladitutti
In breve:
Vuoi che il tuo contenuto (avendo profilo pubblico) sia visibile e raggiungibile da persone che effettuano una ricerca per hashtag, parole intese come "keyword" che effettivamente le persone usano per cercare argomenti a tema. Gli hashtag servono a questo e DEVONO servire a questo, non sono stati ideati per esprimere il proprio stato d'animo con un livello da scuola elementare, #noiatime e simili.
Hashtag, pochi ma buoni: usare decine di hashtag significa solo una cosa: SPAM
Indipendentemente dal canale Social, la strategia sarà più efficace se lavori con il giusto volume di ricerca, ovvero intermedio fra uno troppo di nicchia (ti trovano, ma non lo cerca nessuno) e uno troppo generico (molte ricerche, ma ti perdi nel nulla es. #nature, #landscape... il tuo post in mezzo a milioni di altri post). Una buona strategia è anche abbinare qualche hashtag con diverso volume di ricerca (alto, medio, basso).
Ora che ho spiegato i concetti fondamentali, almeno voi cercate di usare gli hashtag nel migliore dei modi 😉