Premesso che ognuno della propria pelle può fare quel che crede, e che ognuno ha i propri gusti (vivere e lasciar vivere). Se il tatuaggio è pensato, ragionato, studiato, sentito, ha un significato e racconta parti ed esperienze importanti di sé (quindi tatuaggio come arte espressiva - e come tale ha anche una storia antica e radicata, in molte culture; non come moda e conformismo a cervello spento, tra farfalline, cuoricini, kanji a caso etc. senza senso), apprezzo (sesso a prescindere). E apprezzo anche il coraggio di farlo, vista la quantità di stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni legati a tatuaggi e tatuati. Anche qui, come altrove, c'è spazzatura, ma anche arte; aggiungo, in certi casi pure tecniche e abilità magistrali. Insomma, altro mito da sfatare (come le famigerate bionde oche e sceme).