user5219 In genere, no. Chiamiamola timidezza, svogliatezza, pigrizia o totale menefreghismo del sottoscritto (che infatti, causò anche una bocciatura al secondo anno...) non mi son quasi mai posto il problema "Ho capito la spiegazione o no?".
Cercavo per lo più di autogestirmi, facendo il grande errore di pensare che solo perché le materie letterarie le capivo al volo (per questioni genetiche) allora potevo capire tutto. Eh no. Difatti le mie più grandi lacune, riguardavano proprio le materie tecniche e quelle scientifiche, ove MAI ho brillato più della stentata (e a volte, immeritata) semplice sufficienza. Per non parlare dell'altra paranoia che spesso mi facevo, ossia quella di associare una materia difficile al docente stronxxo. Dato che ebbi SEMPRE docenti preparati, coltissimi, molto bravi nell'insegnare ma con alcune pecche in merito al rapporto professore-alunno al di là del profitto (per esempio, capire quali e perché, difficoltà avevamo alcuni di noi, nell'apprendiimento e non dare per scontato che solo perché i più bravi capivano al volo allora eravamo tutti secchioni. Praticamente l'errore mio iniziale che ho descritto, però a parti invertite) scolastico e comportamentale. Ok. I docenti non erano e non dovevano certo farlo a scuola, gli psicologi. Ma almeno una forma basilare e super partes di dialogo, l'avrebbero dovuta avere. Detto questo, lungi da me dal muovergli aspre e ingiuste critiche. No. Come ho specificato, a livello culturale e insegnativo, per fortuna ho sempre avuto docenti TOP. L'altro rapporto basato più sull' "umanità", in fondo, lasciava il tempo che trovava.