L'illuminazione nelle abitazioni private arriva nel 1878, e la sua prima vera applicazione è legata al nome di Wilson Swan che nello stesso anno appunto propose la lampadina ad incandescenza. Era costituita da un bulbo di vetro vuoto al cui interno era contenuto un filo di carbonio che veniva attraversato dalla corrente elettrica. Molto rudimentale, presentava due problematiche: consumava moltissima elettricità e l’interno della lampadina si ricopriva molto velocemente di fuliggine emessa dal filamento incandescente
A migliorare la lampadina a incandescenza ci pensò Thomas Edison, che nel 1879 brevettò un sistema di illuminazione con un filamento sottile e un’alta resistenza elettrica. Al contrario della lampada di Swan, quella di Edison non anneriva troppo all’interno del bulbo, mantenendo quindi una luminosità costante. Per questo motivo l’inventore della prima lampadina a incandescenza è considerato proprio lo stesso Edison
Soltanto nel 1900 il filamento di cotone venne sostituito con uno di tungsteno immerso in un gas, materiale tutt’oggi utilizzato nella lampadina a incandescenza
Dopo la lampadina a incandescenza di Swan e Edison, l’illuminazione pubblica e privata ha cercato di sviluppare alternative che consentissero un miglioramento nella diffusione della luce negli ambienti e una riduzione dei consumi di energia. Esistono, quindi, diverse tipologie di lampadine:
- lampadine alogene;
- lampadine fluorescenti;
- lampadine a LED
La lampadina alogena viene introdotta intorno al 1950 per superare la scarsa efficienza e la breve durata di quella a incandescenza. E' un sistema di illuminazione a bassa tensione: dentro il bulbo di vetro c'è un riflettore che riporta parte del calore al bulbo, e per questo motivo richiedono meno energia per avere il bulbo alla temperatura ideale di funzionamento
Dal 1° settembre 2018 le lampadine alogene vengono messe al bando dall’Unione Europea. La decisione deriva dalla volontà di ridurre i consumi energetici, per portare i cittadini ad utilizzare le moderne lampadine a risparmio energetico
Le lampadine fluorescenti a risparmio energetico presentano invece un’elevata efficienza luminosa, superiore da 4 a 10 volte rispetto alla lampadina a incandescenza. Un’altra loro caratteristica è la lunga durata: sono infatti in grado di durare per 10.000 ore, 10 volte in più in confronto alle lampadine a incandescenza
La tipologia più recente ed efficiente di lampadina è rappresentata dalle lampadine a LED. L’illuminazione a LED ha cominciato a fare il suo ingresso nei semafori, nei lampioni delle strade e via via è stata introdotta negli esercizi commerciali per poi giungere fin nelle abitazioni private. Questo sistema di illuminazione consente di risparmiare fino all’80% di energia elettrica rispetto alla normale lampada a incandescenza. Anche il loro tempo di vita è nettamente superiore se confrontato con le altre tipologie di lampadine a risparmio energetico: possono durare infatti fino a 100.000 ore, contro le 1.000 di una lampada a incandescenza e le 10.000 di una a fluorescenza
Eccovi pure una tabella riepilogativa:

[Fonte e maggiori informazioni]
Avete tutti le lampadine a LED in casa, o qualcuno di voi ha ancora quelle fluorescenti? Preferite la luce bianca/fredda o la luce gialla/calda?