∞ Rapture On The Lonley Shore ∞
Nulla da aggiungere sulla tua premessa riguardante l'insegnamento, con me sfondi una porta aperta 😅
È raro avere la fortuna di trovare qualche insegnante "inusuale" che effettivamente insegni qualcosa con un metodo trasversale, dialogico, aperto e sopratutto di 'confronto' con le fonti stesse della materia e con le altre discipline.
Quello che ho esposto nel messaggio precedente era orientato all'ambiente scuola – o meglio, alla dimensione dell'apprendimento e della crescita, che generalmente coincide con la scuola.
Il discorso non era propriamente generale, perché come ho già scritto è innegabile che le scienze siano fonte di conoscenza e forniscano sia spunti per affinare la mente che spunti di profonda riflessione.
1) Il fatto che le materie scientifiche vengano insegnate senza spiegare come effettivamente funzioni la scienza è un problema, decisamente. Certo, i vari funzionamenti e i "perché" andrebbero spiegati tenendo conto dell'età degli studenti, senza dubbio, ma questo non è un motivo per ignorarli completamente (come invece si fa 🙄).
Dicendo "quindi [fare] anche più laboratorio che teoria", hai individuato il cuore della questione: per come vengono insegnate le materie (e questo vale sia per scienze che lettere), si fa molto lavoro 'teorico' ma non si danno gli strumenti per applicare alla realtà quel che si impara. Avere delle ore consistenti di "laboratorio" – vuoi matematica, chimica, fisica (ma anche materie "dell'altro campo" come inglese o italiano) – sarebbe davvero utile e potrebbe portare a grandi risultati.
La tua conclusione (basta aver affrontato le basi e il funzionamento del metodo scientifico) è condivisibile, ma - come abbiamo appurato - non rappresenta la realtà attuale, poiché presuppone però che appunto quegli argomenti vengano affrontati e venga insegnato come capirli – ed applicarli, possibilmente.
2) Il linguaggio matematico è un linguaggio particolare, specifico per gli ambiti scientifici. Ed è qualcosa che sicuramente andrebbe meglio approfondito, poiché utile.
Per poter apprendere il linguaggio della logica, però, devi in primo luogo saper parlare e comprendere l'italiano.
Il mio ragionamento era volto allo sviluppo dell'individuo e allo strutturare un proprio pensiero. Il linguaggio logico è sicuramente utile a strutturare - o migliorare - un proprio pensiero, ma presuppone che tu sia già capace di formulare un pensiero e di usare il linguaggio 'normale'.
3) Okay, ma c'è una differenza tra le due tipologie: gli argomenti che le scienze forniscono sono derivati dalle stesse, non sono interni alla materia in sé.
Studiando la storia, io posso riflettere sugli avvenimenti passati e trarne conclusioni e spunti per pensare, che poi posso (se ne ho voglia) usare per discorrere degli eventi del mondo attuale.
Studiando le scienze, io non posso riflettere sulle scienze, devo necessariamente trasportare la mia conoscenza delle scienze in un ambito derivato da esse per far fruttare questa mia conoscenza.
Questa è la differenza, ed il motivo per cui dico che le materie umanistiche forniscano più spunti di riflessione: semplicemente, quelle materie te li danno già loro gli spunti, sono "inclusi nel pacchetto", mentre con le scienze devi essere tu a collegare le cose.
Poi, sì, gli argomenti derivanti dalle scienze sono decisamente attuali [seppur non da 'vita di tutti i giorni' ] e sì, servirebbe imparare le scienze E il modo applicarne la conoscenza a tali argomenti proprio per questo.
Non ho risposto proprio a tutto, lo so, ma per il momento la mia contro-battuta è questa.
(P.S. non preoccuparti della lunghezza delle risposte, mi fa piacere che prendi il tempo per scrivere delle risposte lunghe e ben argomentate)