Certo, i razzisti sono negri repressi.
I tifosi del Toro sono Juventini repressi e quelli juventini sono interisti repressi.
Biden è un repubblicano represso, il papa un satanista represso, i satanisti preti repressi e via col gioco delle inversioni di ruolo.
Quando sentiamo litigare i bimbi, si girano a vicenda gli insulti.
"Sei brutto", "sei brutto tu"; " sei grasso", "Sei grasso tu!".
Qui è uguale, si parte dallo stesso infantile concetto di autodifesa.
Tu mi rivolgi un insulto e io te lo giro, ti tiro dentro il mio brodo, perchè non ho elementi per controbattere.
La storia dell' omofobia è tutta una panzana.
Fobia vuol dire paura, mentre moltissime persone hanno istintivo distacco dai comportamenti gay, ma non ne hanno paura.
Poi c'è il girare l' insulto.
Il gay non accetta la sua diversità, perchè possiamo dire che non è inferiore, ma dobbiamo avere l' onestà di dire che è diverso e allora tira dentro chi gliela fa notare, inventandosi un' uguaglianza che non è dimostrabile.
Allora, io sono uno juventino represso!
Come potete dimostrare se è vero o meno?
Non si può, è impossibile.
Però tutti coloro che parlano di omosessualità repressa ne sono certissimi, pur non potendo in alcun modo dimostrare questa tesi.
Perchè si può accettare che qualcuno uccida perchè è contro una certa religione o un' ideologia politica, ma non si riesce ad accettare che qualcuno picchi persone perchè è contro la loro sessualità?
Sergio Ramelli era un ragazzino liceale, faceva volontariato in parrocchia, un tipo tranquillo, che aveva deciso di iscriversi al MSI.
Lo hanno aggredito in gruppo, ucciso spaccandogli la testa con una pesante chiave inglese.
Erano Fascisti repressi? Nessuno ha parlato di leggi speciali... è stato tranquillamente accettato da tutti, come un comune fatto di cronaca.
Perchè se uno picchia un gay non è la stesa cosa?
Ha picchiato una persona, deve pagarne le conseguenze, è assurdo che ci siano delle aggravanti che non ci sarebbero, se lo avesse picchiato nello stesso modo, ad es per una precedenza all' incrocio.
