Mio marito è indiano e io sono italiana. Ci conosciamo da 4 anni e siamo sposati da 3. Stiamo riscontrando una marea di difficoltà per poter fare la richiesta della cittadinanza italiana a causa di intoppi burocratici ridicoli.Abbiamo fatto enormi sacrifici per poter fare tutti i documenti indiani e italiani perché costano un pozzo di soldi e l'addetto della cittadinanza della prefettura ci ha rifiutato la richiesta per ben due volte con motivazioni ridicole. La prima perché in tutti i documenti risultava il luogo di nascita scritto bene, ma all'esterno della carta di soggiorno e in quella d'identità mancava l'ultima lettera nel luogo di nascita che è formato da 3 parole, anche se era presente all'interno dei documenti (quindi bastava semplicemente verificare i dati su internet come fanno i poliziotti quando identificano un cittadino). E' venuto fuori che, siccome il luogo di nascita è troppo lungo, hanno deciso di scriverlo giusto direttamente all'interno del documento per una questione di spazio e per poter aggiungere anche la regione e renderlo identico al passaporto. Siamo andati all'ufficio immigrazione, un poliziotto ha verificato i suoi documenti anche al computer e ha detto che è assurdo che gli abbiano rifiutato la richiesta per questo motivo perché risulta tutto regolare. Per evitare problemi futuri ci ha fatto aggiornare la carta di soggiorno da cartacea con il codice a barre per la verifica del documento online a elettronica, quindi abbiamo dovuto pagare e aspettare. La carta di soggiorno elettronica è corretta. Siamo andati al comune e un'impiegata ha detto la stessa cosa, cioè che tutti i documenti sono regolari, anche la carta d'identità in quanto l'h è presente all'interno del documento ed è questo quello che conta, quindi l'addetto della prefettura non si è preso neanche la briga di controllare. L'impiegata del comune ha detto che non può lasciarci un foglio con scritto che loro hanno fatto la carta d'identità così semplicemente perché non ha alcun valore legale e la carta d'identità elettronica non viene emessa da loro ma l'addetto della prefettura deve accettarla per forza e mi ha chiesto di dare il numero all'addetto e di chiedergli di chiamarla per eventuali informazioni. Alla fine l'addetto della prefettura ha accettato il discorso della carta d'identità, ma quando ho fatto la richiesta per la seconda volta ha trovato un altro cavillo ridicolo. Lo stesso e unico addetto responsabile delle richieste di cittadinanza ha rifiutato la richiesta per la seconda volta perché nel certificato di nascita c'è scritto 6 volte il nome della regione ma non dove vuole lui (addirittura in alto c'è scritto anche"in base a quanto risulta nei nostri registri del comune sulla nascita e la morte delle persone della città, provincia, regione, in questo giorno, mese e anno è nato (nome e cognome di mio marito, nome e cognome dei genitori e addirittura del nonno) e c'è anche scritto il nome del medico che ha aiutato sua madre a partorire. Non va bene, in quanto il nome della regione doveva essere scritto anche accanto al luogo di nascita in basso dove c'è la dicitura:"luogo di nascita che corrisponde all'indirizzo di residenza "... quindi c'è scritta solo la città nella quale è nato e non la regione, pur essendo la stessa che è scritta ben 6 volte in tutto il documento (nell'attestazione, in alto, in basso e altre 3 volte accanto ai timbri del comune, della provincia e della regione indiana). In tutti i documenti (circa una ventina di pagine) c'è scritto sia il luogo di nascita che la regione. Tutti i documenti indiani (compreso il certificato di nascita) sono regolarmente apostillati dal sottosegretario degli affari esteri indiano. Mio marito ha addirittura un certificato dell'ambasciata indiana di Roma con scritto che i dati riportati nel passaporto sono corretti (questo l'ha dovuto fare quando ha dovuto richiedere una nuova carta di soggiorno). Allora gli è venuto in mente di chiedere all'addetto della cittadinanza della prefettura se può farsi fare un altro foglio dall'ambasciata indiana di Roma che in questo caso sembrerebbe disposta a farlo, ma non c'è stato verso. Ha risposto che può farsi fare qualunque foglio dall'ambasciata ma che per lui non ha alcun valore legale,che gliela rifiuta a prescindere e che l'ambasciata deve fare il proprio lavoro e l'addetto della prefettura deve fare il suo. Vi pare normale che l'ambasciata non può difendere neanche un cittadino? Un amico di mio marito abita in India, quindi è andato a sentire direttamente al comune se potevano modificare il certificato di nascita magari con una delega visto che si trova in Italia. Gli hanno risposto che in India è illegale farlo, nessuno può cambiare, modificare o aggiungere dati nel certificato di nascita, neanche un familiare stretto come un genitore se il figlio è maggiorenne. In pratica hanno detto che può farlo solo il diretto interessato e solo in caso di importanti motivi documentabili. Hanno anche aggiunto che hanno fatto questi documenti più di una volta e nessun paese europeo ha mai fatto storie (neanche le prefetture di altre città italiane). Purtroppo funziona così, quindi l'unica soluzione sembra quella di far andare mio marito in India. Il fatto è che mio marito dovrebbe andare in India per una cavolata simile? Non so se vi rendete conto ma non è come recarsi in un paese europeo. Il viaggio è lungo, estenuante, costa un pozzo di soldi e lo stesso vale per i documenti. Si tratta di 1000 euro di volo, il pernottamento, il cibo, 800 euro per i documenti (perché i documenti validi all'estero li fanno pagare a caro prezzo, non solo per il documento di per sé, anche perché se ne approfittano e ogni singolo timbro costa i soldi). In Italia abbiamo pagato anche 250 euro per la richiesta della cittadinanza, 16 euro di marca da bollo per la richiesta della cittadinanza, 30 euro per rinnovare la carta di soggioro, 16 euro di marca da bollo per ogni singola pagina per l'asseverazione della traduzione dei documenti del tribunale (e sono circa 20 pagine), 100 euro per il certificato dell'esame di lingua italiana all'università, 40 euro per un foglio dell'ambasciata, poi quando rinuncerà al passaporto indiano dovrà pagare 90 euro etc. Rifare tutti i documenti non è uno scherzo. In realtà tutti i documenti da presentare sono : il passaporto, la carta di soggiorno, la carta d'identità, le pubblicazioni del matrimonio, l'atto integrale del matrimonio, il certificato storico della residenza, il certificato dello stato di famiglia, il certificato di nascita indiano e la rispettiva traduzione, il certificato penale indiano e la rispettiva traduzione, la ricevuta di pagamento dei 250 euro con pago pa, la ricevuta della marca da bollo telematica per la richiesta della cittadinanza, il verbale di asseverazione della traduzione del tribunale con una marca da bollo di 16 euro per ogni foglio e il certificato della lingua italiana di livello b1. Io non posso far scadere tutti i documenti per un cavillo di uno stron**. Non so neanche come trovare tutti questi soldi, mica me li posso stampare da sola o andare a fare una rapina!!! Tutti i documenti risultano corretti, ma questo si appiglia veramente a cavolate senza senso. Nel caso in cui dovessi riuscire a trovarli in qualche modo magari facendomeli prestare da qualcuno con la promessa di restituirli, poi come faccio ad essere sicura che non gli ha fatto fare un viaggio a vuoto e che non gli rifiuti la domanda della cittadinanza trovando qualche stupidaggin* da contestare? Mio marito ha scritto un'email a questo addetto chiedendogli di mettere per iscritto che ha effettivamente controllato tutti i documenti e che aggiungendo questa cosa poi si impegna a non rifiutare di nuovo la richiesta iniziale della cittadinanza (poi ottenerla richiede anni), ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta. Mio marito ha tutti i documenti in regola, NON ha precedenti penali in nessun paese, è sposato con un'italiana quindi da qui non se ne va e non capisco tutte queste storie assurde. C'è anche un altro problema. La prefettura non riceve più le persone, non è possibile parlare di persona né con l'ufficio cittadinanze né con il prefetto in persona. E' totalmente chiusa al pubblico, anche agli avvocati. E' possibile contattarli solamente tramite il numero di telefono del centralino (con lunghe attese telefoniche che spesso si concludono con un operatore che accetta la chiamata, la mette in attesa e alla fine la chiude) e si può comunicare con l'addetto dell'ufficio cittadinanze della prefettura solamente tramite email. Ho provato per ben 3 volte ad andare di persona per parlare con l'usciere e chiedere come posso fare per prendere un appuntamento per parlare direttamente col prefetto, ma non c'è stato verso. Mi ha risposto che il prefetto non riceve nessuno. Non sappiamo più come venirne a capo. Anziché favorire le persone oneste cercano di mettergli sempre il bastone tra le ruote e le devono trattare da delinquenti, anche se non se lo meritano. Chiedo scusa per la lunghezza, ma ci tenevo a precisare i motivi dei vari rifiuti. Avete mai avuto esperienze simili? Cosa mi consigliate di fare? Sapete per caso se c'è un modo per scavalcare questo addetto e per riuscire a mettersi in contatto col prefetto o per riuscire a parlare con qualcuno che ci possa dare una mano senza dover senza spendere un capitale? Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte e mi scuso ancora per aver scritto tanto