Antonio_Scalzo
I miti ci tramandano chiaramente che il mondo è come un grosso teatro (non solo di maschere, ma anche di fenomeni, colori, suoni ecc.....) mascherato dagli Dei. E se la Realtà venisse denudata (famoso velo di Maya) e togliesse la maschera grazie all'Eroe, questo sarebbe come un alcione sospeso tra Terra e Cielo.
Terra (mondo solamente umano dove il Caso regna sovrano), Cielo (mondo divino ma anche per semidei, quindi si confondono ordine divino e ordine umano, qui non regna il Caso, ma le Necessità offerte dal Fato, determinismo filosofico). Secondo me l'Eroe che appartiene alla Terra può sottrarsi (inconsapevolmente) al suo destino solo perchè "non sente" quella Necessità a cui il marionettista vuole che vada incontro.
Lo so che può apparire un pò mistificatorio il mio ragionamento (come, prima dici che la Realtà è governata dal Caso, poi parli di Dei e determinismo, ma le 2 cose non si escludono per forza a vicenda, possono coesistere).
Basti pensare che i Cristiani credono alla finalità teologica e a un tempo lineare mentre i Greci credevano eccome al destino e alla concezione ciclica dell'eterno ritorno, in cui c'è qualche traccia addirittura già in età panellenica.
Deduzione finale: una prova nulla equivale a un fallimento? Io credo proprio di si, non ci sono scusanti, anche se sfugge alla consapevolezza dell'Eroe, che evidentemente non fa nulla per andare incontro (in questo caso specifico) alla prova necessaria decretata dagli Dei.