Il sabato sera tanto atteso è arrivato: è il mio compleanno!
Sono felicissima di poter festeggiare con famiglia e amici.
Seppur una piccola festa casalinga rispetto alle serate disco organizzate dagli altri del gruppo, ho deciso che avrei fatto del mio meglio per renderla una serata indimenticabile.
Se non possiamo ballare sulle note di Raffaella Carrà, vorrà dire che canteremo: una serata karaoke che metterà alla prova anche i più timidi!
Tutto è pronto, dal cibo agli invitati arrivati chi puntuale chi un po' ritardo, tutti tranne il cugino A. : lui sta sicuramente facendo i suoi giri in auto con la sua cattiva compagnia per il lungomare.
Penso e spero che non porti anche loro a fine serata.
La festa ha inizio, si parte dall' assaggio degli antipasti. Tutti gradiscono i salatini e i cocktail coloratissimi.
Alcuni invitati non perdono occasione di complimentarsi per la casa, arredata in stile floreale.
Mio padre inizia subito a dire la sua sull' attuale situazione politica italiana, sugli avvenimenti che hanno segnato il nostro Paese, dalla politica di Berlinguer al rapimento di Aldo Moro. Gli altri seguono, ognuno dicendo la sua.
Dopodiché si và al karaoke: è difficile accontentare tutti: tra fan di Donatella Rettore a Mia Martini, Sex Pistols, Ramones...abbiamo tutti gusti diversi.
La serata trascorre in allegria pur essendoci qualche diverbio su chi sia più bravo tra uno o l'altro cantante e nonostante la maggior parte di noi sia in realtà stonata.
È andato tutto relativamente bene: le conversazioni, il karaoke, il taglio della torta.
Tra i regali ricevuti, il mio preferito è un paio di pantaloni a zampa d' elefante ( capo d' abbigliamento che in molti indossavano quella sera).
I primi invitati iniziano ad andare via, quando squilla il telefono sip, conosciuto anche come bigrigio: il cugino A. insieme alla sua comitiva è finito in mare con tutta l' automobile, una Fiat 126.
Ubriachi e fatti, non si sono accorti che, svoltando a destra, non si sono immessi in una strada, ma sono finiti sul Pontile del lungomare.
Il buio pesto ha fatto il resto.
Restiamo tutti increduli, la festa può dirsi conclusa.