Ethereum è la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato (fonte: Coinmarketcap), 137.5 miliardi di dollari americani, al primo posto ovviamente Bitcoin con quasi 393 miliardi di dollari.
Diciamo che il "mondo crypto" è appunto un mondo, Bloackchain, le diverse criptovalute oguna con pregi e difetti, caratteristiche ecc. Quindi ci sarebbero un'infinità di argomenti da trattare, vorrei analizzare però un aspetto interessante:
- Bitcoin ha il limite di 21 milioni di unità (oggi siamo a 19 milioni "estratti", non faccio qui approfondimenti sull'attività di mining); interessante notare che, andando quindi a termine, non essendoci più "inflazione della moneta" (aspetto che vediamo in seguito, non centra con la classica inflazione), per il principio economico di scarsità, domanda-offerta, salvo crisi o eventi di altro genere, il suo valore dovrebbe aumentare nel tempo, nel lungo termine; altre caratteristiche a favore di Bitcoin sono che la "ricompensa" per l'attività di mining (in pratica, chi genera nuovi Bitcoin - tramite risorse computazionali - risolvere problemi per "liberare" nuovi blocchi, viene ricompensato in Bitcoin o frazioni di esso) diminuisce nel tempo, a fronte di una spesa energetica che invece non diminuisce! Quindi "liberare" gli ultimi blocchi di Bitcoin sarà molto costoso e l'equilibrio comporta che se la ricompensa è quantificata in pochi Bitcoin, il loro valore aumenta
- Ethereum invece NON ha un limite totale (es. i 21 milioni di Bitcoin), ma ha un altro limite (che tra l'altro ho scoperto abbastanza "per caso"): 18 milioni di Ether all'anno. Questo è interessante perché a parte la crescita continua nel lungo periodo (come Bitcoin e gli altri) si nota un andamento ciclico, stagionalità, infatti, al netto ovviamente di altre variabili, verso fine anno (settembre-ottobre) ha una fase di crescita che poi si attenua a inizio anno. Concettualmente ha senso la cosa, durante il ciclo annuale si osserva (su piccola scala) quanto detto prima col Bitcoin, una volta che l'attività di mining è completamente terminata in un certo senso compare l'effetto di scarsità, il prezzo di equilibrio sale, viceversa a inizio anno si "libera" l'attività di nuovo mining che riparte in quarta, il prezzo di equilibrio si abbassa, dato che inizia ad essere immessa nuova moneta e quindi per il momento viene meno il concetto di scarsità
Parlavo tempo fa di Dogecoin e le crypto "poco serie", il vero problema di Dogecoin non è tanto la "scherzosità" con cui è nato il progetto, ovvero come logo il famoso meme del cane, appunto il problema è questo che avevo già evidenziato in passato:
per la sua politica di diffusione, ha un tasso di inflazione della moneta altissimo, esagerato, 30.000 al minuto! Questo non aiuta nel lungo termine, essendoci un numero esagerato di pezzi, che quindi inevitabilmente non possono avere un valore troppo alto: al momento attuale i Bitcoin in circolazione sono quasi 19 milioni, mentre i Dogecoin sono già oltre 132 miliardi!
Capite bene quanto sia importante il concetto di inflazione della moneta! Certo se l'obiettivo è una rapida diffusione, immetterne tanta aiuta; poi però si deve prevedere un sisema di controllo sul numero totale (come Bitcoin) oppure un limite ciclico es. annuale (come Ethereum). Altrimenti proprio per un principio base dell'economia, prima o poi è destinato a crollare, è inevitabile. Dogecoin ha le sue fasi di crescita solo grazie al fascino (se vogliamo, stupido) della sua scherzosità, poi qualcuno come Elon Musk a volte lo incoraggia, ma i dati della sua struttura parlano chiaro, possiamo anche farne buona pubblicità, si potranno sfruttare (speculazione) rapide crescite nel breve termine, ma il comportamento nel lungo termine è ben chiaro.
Il concetto di inflazione della moneta quindi è molto importante e il funzionamento di Ethereum, che crea un andamento ciclico, è interessante.