La parola "marmo" in greco significa "pietra splendente". Fin dall'antichità questa roccia viene apprezzata per la sua luminosità, data dal basso indice di rifrazione della calcite (minerale di cui è prevalentemente composta) il quale permette alla luce di permeare all’interno della pietra prima di essere riflessa

La realizzazione dei primi oggetti in marmo risale all'antica Grecia in epoca neolitica, la quale era ricca di cave di marmo. Da lì l’utilizzo di questa pietra si è esteso fino alle origini della scultura greca e poi all’architettura dell’epoca classica. Per influenza della cultura greca, anche i romani considerarono il marmo un materiale particolarmente pregiato
Il marmo è una roccia metamorfica il cui principale componente è il carbonato di calcio. Frutto di una ricristallizzazione di minerali carbonatici presenti all’interno di rocce sedimentarie. Generalmente, queste rocce si formano per processi di metamorfismo regionale il quale, grazie a temperatura e pressione elevate, tende ad aumentare la grana dei cristalli. Ciò dà luogo a un mosaico di cristalli di calcite o di dolomite il quale viene privato progressivamente di qualsiasi fossile, stratificazione o struttura sedimentaria presenti in partenza: ecco come si crea il marmo e da cosa deriva la sua classica limpidezza
Esistono diverse tipologie di marmo che vengono classificate in base alla loro composizione e alle impurità presenti al loro interno. Se ne trovano sia di bianche che di colorate, ma la bianca (come da foto) continua a rappresentare la più pregiata delle tipologie di marmo
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