L'insegnamento che ti trasmette qualsiasi esperienza che compi, è soggettivo. Ad esempio leggevo in un altro forum tempo fa un topic simile... qualcuno parlava di grande maturazione perché aveva imparato a fare le faccende di casa.. far andare la lavatrice... mettere in ordine, pagare le bollette con grande difficoltà dovendo imparare tutto da zero. Un altro diceva che aveva difficoltà perché la casa era un immonnezzaio...e non sapeva fare nulla. Altri parlavano ad esempio della paura oppure depressione della solitudine dello stare da soli in casa. Altri ancora parlavano della difficoltà di far quadrare i conti a causa di stipendi magri.
Da tutti questi racconti si evince il fatto che l'esperienza è formativa nella misura in cui si hanno dei margini di miglioramento più o meno ampi e di mille altri parametri (stipendio, carattere, situazione di partenza etc).
Ad altri non sembrerà di trarne nessun insegnamento perché erano già abituati a cavarsela da soli anche prima del "grande passo" e fare bene o male tutto. Ci sono persone giovanissime alla prima esperienza da soli e sono già molto più maturi, organizzati, ordinati e autonomi (perché caratterialmente sono in un certo modo ) di altre persone che hanno vissuto "emancipati" più a lungo ma delle quali la vita è pervasa di atteggiamenti e scelte infantili e magari vivono da soli però chiamano al telefono la mamma per ogni frivola necessità. Quindi in soldoni...... maturo lo sei caratterialmente. O non lo sei. Non è tanto l'atto in sé di "andare a vivere in una casa dove ci sei solo tu" o presentarsi ad un lavoro, a determinare chissà quale tangibile cambiamento e maturazione.