Ogni azienda di una certa dimensione ha dietro uno studio accurato per quanto riguarda il proprio brand, quindi l'immagine precisa che si vuole dare: senza entrare troppo nei dettagli, questo avviene attraverso il logo (simboli ecc), i colori (approfondimento: psicologia dei colori), tipografia (es. serif vs sans-serif) e anche... lo stesso nome! Ovviamente alla base sta la segmentazione, targhetizazione dell'utente ideale (buyer persona) a cui rivolgersi.
Come ho detto, per ogni grande azienda c'è dietro uno studio molto dettagliato e approfondito sul tema. Esiste però anche qualche caso "discutibile", come ad esempio Kidsexchange, un'associazione per il riciclo di giochi per bambini (l'idea è "Kids-Exchange"). Un tema che riguarda il riciclo, i bambini, ecco, leggete di nuovo il nome e ditemi se non può essere mal interpretato! Addirittura Google Suggest, il riempimento automatico di Google mentre digitiamo, dopo la lettera "x" non mostra più i suggerimenti, avendo innescato l'attivazione di un filtro di tipo "adult".
Un logo progettato in questo modo, scritto tutto maiuscolo, non permette di distinguere bene i termini e, specie dalle persone non inglesi, viene facilmente letto in un modo per cui non aiuta certo nell'immagine aziendale!
Questo è uno degli esempi più "estremi" di branding fatto male. Ne conoscete altri con errori o mal interpretazioni simili?
