ronny io mi sono laureato tardi, per giunta dopo aver già preso una prima laurea poco utile. Quindi ho passato le mie selezioni essendo over 30, mentre facevo il dottorato. La mia laurea era la vecchia quinquennale (in ingegneria) e avevo un voto di 103/110, quindi buono ma non eccelso. Quindi sapevo già che mi sarei trovato in competizione con giovanotti con meno anni di studio sul groppone, che potevano fare contratti di apprendistato, etc... Eppure, ti dico, non mi sono abbattuto. Ho preso il mio primo contratto (a tempo determinato) per sostituire uno che stava male e che poi non è più rientrato. Poi, dopo due anni scarsi e un passaggio a partita iva (erano scaduti i termini per l'ulteriore rinnovo), l'azienda chiude e mi ritrovo a fare "lavoretti" in ambito professionale, con incarichi di poco conto. Mi viene proposto un colloquio per una azienda piccolina, e capisco che quello è il target: Eni ed Enel mi avevano scartato ai colloqui perché troppo vecchio per essere un junior; quindi meglio ripiegare sulle aziende piccole dove potevo imparare molto. E così è stato. Ogni due-tre anni cambiavo per fare cose diverse e allargare il mio bagaglio di conoscenze. Alla fine risulta che con un bel c.v., diversi anni di esperienza, ti vogliono tutti: anche le grandi aziende ti chiamano, per ruoli da Senior, e lì puoi scegliere: lì non ci vado perché lo stipendio non è alto, lì no perché lontano da casa, lì no perché non voglio fare trasferte lunghe... Insomma, una carriera la si mette in piedi poco alla volta. Devi trovarti al posto giusto al momento giusto (quando cercano personale) e fare colpo nei colloqui. Dopo che di colloqui ne hai fatti una decina, inizi ad imparare cosa dire e cosa no. Io ho vinto selezioni per posti anche prestigiosi, non perché sono un genio, non perché sono fresco di studi, ma perché mi mostro equilibrato e sicuro, non vado nel pallone e cerco sempre di ragionare. Poi c'è una cosa importantissima che non va trascurata: la motivazione. Trovare sempre una motivazione per volere quel posto di lavoro, far vedere che hai il sacro fuoco dentro, che il tuo obiettivo non è portare a casa lo stipendio, ma far sì che l'azienda possa pagartelo. Infine la forma contrattuale: non puoi volere tutto subito, devi conquistartelo. So che è brutto dirlo, ma non puoi chiedere, da junior, 40k€ all'anno più premi, buoni pasto etc... All'inizio (e solo all'inizio) devi imparare, mettere fieno in cascina, rimpolpare il tuo c.v. Dopo qualche anno puoi pretendere, alzare la testa, cercare altro. Troppo spesso mi capitano ragazzi giovani ma poco motivati, poco furbi, che nemmeno dicono le poche cose sensate che ci si aspetta da un neo laureato. Invece bisogna avere pazienza, iniziare dal basso e imparare in continuazione per poterti rivendere l'esperienza.