Giulio_M Ok... tanto non ho niente di meglio da fare! 🤣
1 ) la mappa non è il territorio: la nostra visione, percezione del mondo non è il mondo vero e proprio, occorre esserne consapevoli.
D'accordo... è come dire che le nostre percezioni son limitate dai cinque sensi che abbiamo a disposizione... ora io son d'accordo... ma davvero il mondo significa qualcosa di più per un umano? Ne dubito eh!
2) ciascuno vive all'interno del proprio personale modello di mondo: in accordo con il punto precedente
Assolutamente no, questo succede probabilmente ad un eremita, tutti gli altri son costretti ad assimilare un modello culturale secondo la società in cui vivono ed a cui spesso nemmeno partecipano.
3) l'esperienza ha una struttura: tutto il modo in cui riceviamo stimoli esterni e li codifichiamo, non è casuale ma segue una struttura, schemi definiti e organizzati (in sintesi, tipi di personalità)
Va bene... il Destino segue il principio di causalità... checché ne pensi Alfo! 🤣
4) vita, mente e corpo sono un sistema:essendo tutto interconnesso, i sottosistemi interagiscono e si influenzano reciprocamente, anche in ottica causa-effetto
Ok... vedi il punto precedente.
5) il significato di una comunicazione è la reazione che si ottiene: in analogia a quanto detto due punti sopra, il messaggio che intendiamo comunicare non è sempre quello che la controparte riceve, vale a dire che l'effetto che la nostra comunicazione crea sull'altro individuo, non è necessariamente quello che ci aspettiamo
Mettiamola così... ognuno parla un proprio linguaggio che può essere sintatticamente simile ma certo veicola significati diversi a seconda del tempo e del luogo. Se vuoi davvero comunicare devi sempre scoprire che lingua parla l'altro ed adeguare la tua comunicazione. Ovviamente dalla reazione altrui puoi capire se sei stato compreso.
6) non si può non comunicare: questo è un classico, dato che la comunicazione è sia verbale che paraverbale e non verbale, "stare zitti" comunica la volontà di non comunicare, di fatto sempre un messaggio, una comunicazione
Questo è assurdo ed in contraddizione con la realtà e pure con il punto precedente: per non comunicare basta non parlare la stessa lingua, senza comprensione non c'è comunicazione, solo rumore di fondo.
7) alla base di ogni comportamento vi è un'intenzione positiva: questo punto è piuttosto discutibile; senza dubbio tal intenzione può risultare "poco ovvia", diciamo "nascosta", ma credo ci sia anche dell'altro. Quindi possiamo dire (riflessione mia) che l'intenzione positiva potrebbe essere su base inconscia, quindi un comportamento negativo per giustificare (anche a livello inconscio) il soddisfacimento di un bisogno personale, nonostante questo possa essere in completo contrasto con il mondo esterno (es. utilità individuale, in contrasto con l'utilità collettiva, atteggiamento "egoistico")
Mmmm... qualsiasi intenzione è sempre positiva per se stessi ma è molto improbabile che lo sia nei confronti di tutti gli altri... comunque parlare per assoluti non porta da nessuna parte, i fatti parlano relativamente e diversamente... prendiamo i figli di puttana che passando con il rosso travolgono un motociclista... avevano buone intenzioni? Nel migliore dei casi nemmeno sapevano cosa stavano facendo... nel peggiore... tira tu le somme.
8) le persone fanno sempre la scelta migliore a loro disposizione: tempo, contesto, esperienza, convinzioni (quindi anche personalità, "mappa mentale" ecc), variabili esterne, risorse cognitive in quel dato istante, un individuo può agire in modo che visto dall'esterno si definisce "strano, sbagliato", ma ciò deriva da tutto l'insieme delle variabili, quindi "se avessero avuto a disposizione opzioni migliori in quel preciso contesto, avrebbero intrapreso scelte oggettivamente migliori"
Si... è il loro Destino, ma non fanno la scelta migliore... è l'unica scelta che possono compiere, le altre sono illusioni che verranno infatti scartate.
9) non esiste fallimento, ma solo feedback: questo è più che chiaro, esistono infiniti esempi, video e frasi motivazionali, ecc: dai fallimenti e dagli errori si impara, punto. Fin troppo chiaro e condivisibile, aggiungere altre frasi motivazionali ed esempi sarebbe superfluo
C'è certo il feedback che ti permette di capire se hai avuto successo o hai fallito... ma senza successo e fallimento esisterebbe la motivazione?
10) se quello che stai facendo non funziona, fai qualcosa di diverso: dovrebbe essere ovvio, anche qui concettualmente è più che chiaro, poi nella pratica significa "fare il salto", abbandonare la cosiddetta comfort zone sperimentando, si arriva al miglioramento
Per fare qualcosa di diverso devi anche possedere il coraggio e le competenze necessarie a farlo... o sviluppi l'uno e le altre oppure semplicemente non puoi fare quello che vuoi... sempre secondo il principio di causalità.
11) abbiamo dentro di noi le risorse per ottenere ciò che desideriamo: la maggior parte delle volte, ciò che ci limita siamo noi stessi, abitudini, attitudine ecc, molto più di eventuali fattori esterni; la cosa peggiore è che spesso ne siamo anche abbastanza consapevoli, ma poi... Diciamo che è più comodo "dare la colpa" a fattori esterni piuttosto che ammettere la propria completa responsabilità
No, altrimenti perché dovremmo perder tempo per andare a scuola? Che poi ognuno debba saper sfruttare le risorse a disposizione secondo le proprie necessità... non ci piove.
12)se una persona è in grado di fare una cosa, chiunque può imparare a farla: precisazione, questo va inteso come invito ad estendere i propri confini, limiti (che spesso ci auto-imponiamo, in modo estremamente limitante e vincolante), non va intesa in termini assoluti, sia chiaro: le convinzioni comunque aiutano nei risultato molto più di quanto si possa immaginare (approfondimento)
Son d'accordo... sempre ammesso che abbia interesse a creare tutte le condizioni necessarie: non ci sono maestri se non ci sono discepoli e non c'è nemmeno un'arte.
13)le persone funzionano alla perfezione: qui aggiungerei che spesso si pensa diversamente dato che l'obiettivo prefissato (magari anche da altre persone e non dal diretto interessato!!) non è particolarmente adatto al soggetto o comunque la strada intrapresa non è (ancora) quella più funzionale allo scopo (in analogia con quanto detto nei punti precedenti), oltre a variabili come l'allineamento con la propria "mappa mentale", funzionale a tutta la "struttura del sistema" del singolo individuo (mantenendo l'analogia con i vari punti precedenti)
Mah... la perfezione è dura da definire per un essere imperfetto... lascio.
14)avere possibilità di scelta è meglio che non averne: per svariate ragioni, avere un numero maggiore di opzioni, oltre alla libertà, è un grande stimolo cognitivo, che porta beneficio
Mmmm... il Libero Arbitrio è sempre un'illusione: se sei una rana non potrai e non vorrai diventare un pesce.
15) più una persona è flessibile, più è probabile che ottenga ciò che desidera: apertura mentale, fuori dalla "comfort zone", sperimentare (quindi non fallire, ma imparare e migliorare dai vari feedback), si arriva all'ottimizzazione: anche nella natura evolutiva, la capacità di adattarsi si è rivelata senza dubbio vincente! Cambia qualche variabile, fattore esterno, sopravvive/vince chi riesce ad adattarsi
Ok.
Oh.... son tutto sudato eh! 🤣