IL fatto è che la punizione non insegna il comportamento desiderato e quindi il bambino non impara come fare bene. Ti faccio un esempio se in asilo vedo un bambino che strappa di mano un gioco ad un altro bambino, in questa situazione se mi li limitassi a punirlo il bambino non capirebbe come chiedere il gioco ad un altro. SE invece gli dico di restituirlo, e gli spiego che prima di prendere il gioco deve chiedere all'altro se può prenderlo, il bambino imparerà la procedura corretta per prendere il gioco e dopo un po' lo farà spontaneamente. Queste cose vanno insegnate e non possono essere apprese tramite le punizioni.
Ti potrei fare altri 100 esempi così ma il punto è che il bambino impara attravverso l'insegnamento e la punizione non insegna niente quindi spesso è inefficace e non crea un miglioramento del comportamento del bambino.
Questo non significa fargli fare quello che vogliono ma insegnare con dolcezza e costanza, facendo delle cose per fargli capire il motivo dello sbaglio. Una volta in asilo un bambino ha lanciato per aria una ciotola di fagioli spargendoli ovunque, gli ho dato scopa e palletta e gli ho fatto ripulire tutto. In questo modo il bambino ha capito che lanciare i fagioli è divertente ma ripulirli è noioso. Per me questo è molto più sensato di metterlo faccia al muro e poi ripulire io perchè così lo deresponsabilizzi e non gli insegni niente. Se invece il bambino capisce non rifarrà la stessa cosa.
I bambini trattati con empatia e dolcezza non sono più deboli al contrario sono quelli più resistenti agli urti della vita. Leggevo un libro sulle adozioni dove si raccontava di due bambini dati in affido ad un pedofilo che abusava sessualmente di loro. Uno dei due bambini ha superato il trauma, l'altro no. Quello che ha superato il trauma aveva avuta una madre dolcissima e empatica, una volta questo bambino era disperato perchè era in asilo e aveva scordato il suo pupazzo preferito, lei ha lasciato il lavoro e gli ha portato il pupazzo in asilo. questo amore, questa cura hanno reso il bambino più forte perchè nei momenti difficili aveva una riserva di calore umano, affetto che gli hanno permesso di superare le violenze sessuali e diventare un adulto equilibrato. L'altro bambino che aveva una madre dura ( una volta a 4 anni l'ha buttato fuori di casa lasciandolo al gelo per punirlo) lui non ce l'ha fatta a superare gli abusi successivi.
Questo è significativo,
Le neuroimmagini fanno vedere come nei bambini che vengono lasciati piangere da neonati l'ipotalamo e ipofisi sono meno svilluppate e quindi più reattive allo stress, sono quindi persone che reggono male lo stress e raggiungono velocemente il punto di esasperazione. Facendo volontariato vedevo delle 50enni che alla prima contrarietà assumevano il tono lagnoso dei bambini e iniziavano a lamentarsi, questa è gente traumatizzata che non ha ricevuto abbastanza amore e che non sa sopportare le contrarietà. Anche i bulli hanno quelle due zone del cervello più piccole e questo è tutto dire.
In sostanza le cose che dici tu le affermano i preti e le persone che non conoscono i bambini. Avendoci a che fare ti accorgi che si ottiene di più con la giocosità e la dolcezza che con mille punizioni.