cavolfiore32 IL fatto è che la punizione non insegna il comportamento desiderato e quindi il bambino non impara come fare bene. Ti faccio un esempio se in asilo vedo un bambino che strappa di mano un gioco ad un altro bambino, in questa situazione se mi li limitassi a punirlo il bambino non capirebbe come chiedere il gioco ad un altro. SE invece gli dico di restituirlo, e gli spiego che prima di prendere il gioco deve chiedere all'altro se può prenderlo, il bambino imparerà la procedura corretta per prendere il gioco e dopo un po' lo farà spontaneamente. Queste cose vanno insegnate e non possono essere apprese tramite le punizioni.
No, non hai capito qual è il punto. Spesso, purtroppo, esclusivamente la punizione insegna il comportamento desiderato. Ti faccio un esempio: se in asilo vedo un bambino che strappa di mano un gioco ad un altro bambino, dopo avergli spiegato che prima di prendere il gioco deve chiedere all'altro se può prenderlo, significa che lui se ne frega e che quindi è necessario punirlo altrimenti, continuando a spiegargli le cose che come se fosse uno stupido che non capisce quando invece le capisce benissimo, il bambino cresce storto e non lo raddrizzi più.
cavolfiore32 Ti potrei fare altri 100 esempi così ma il punto è che il bambino impara attravverso l'insegnamento e la punizione non insegna niente quindi spesso è inefficace e non crea un miglioramento del comportamento del bambino.
Ti potrei fare 101 esempi. Pensare che la punizione non insegni niente e che il bambino impari attraverso continue e ripetute spiegazioni è sbagliatissimo, infatti i "tuttologhi" dell'educazione sono una categoria di psicologi e psicopedagogisti che gonfiano ben bene il loro taccuino "lavorando" sul bambino. Se i figli fossero disciplinati, questi "esperti" si vedrebbero costretti a fare un altro lavoro, rinunciando così alla facile ricchezza.
cavolfiore32 Questo non significa fargli fare quello che vogliono ma insegnare con dolcezza e costanza, facendo delle cose per fargli capire il motivo dello sbaglio. Una volta in asilo un bambino ha lanciato per aria una ciotola di fagioli spargendoli ovunque, gli ho dato scopa e palletta e gli ho fatto ripulire tutto. In questo modo il bambino ha capito che lanciare i fagioli è divertente ma ripulirli è noioso. Per me questo è molto più sensato di metterlo faccia al muro e poi ripulire io perchè così lo deresponsabilizzi e non gli insegni niente. Se invece il bambino capisce non rifarrà la stessa cosa.
Stesso discorso. Se il bambino non vuole raccoglierli e li raccoglie la mamma, quella è una mamma che presto verrà a trovarsi scopa e paletta in certo posto.
cavolfiore32 I bambini trattati con empatia e dolcezza non sono più deboli al contrario sono quelli più resistenti agli urti della vita. Leggevo un libro sulle adozioni dove si raccontava di due bambini dati in affido ad un pedofilo che abusava sessualmente di loro. Uno dei due bambini ha superato il trauma, l'altro no. Quello che ha superato il trauma aveva avuta una madre dolcissima e empatica, una volta questo bambino era disperato perchè era in asilo e aveva scordato il suo pupazzo preferito, lei ha lasciato il lavoro e gli ha portato il pupazzo in asilo. questo amore, questa cura hanno reso il bambino più forte perchè nei momenti difficili aveva una riserva di calore umano, affetto che gli hanno permesso di superare le violenze sessuali e diventare un adulto equilibrato. L'altro bambino che aveva una madre dura ( una volta a 4 anni l'ha buttato fuori di casa lasciandolo al gelo per punirlo) lui non ce l'ha fatta a superare gli abusi successivi.
Non c'entra assolutamente niente. Non stiamo parlando di pedofili. La pedofilia è un argomento a sé di cui possiamo parlare a parte.