Io penso che ogni paese debba fare storia a sé, ma il modello migliore poi lo si valuterà all'arrivo, al traguardo. Io da febbraio 2020 sono un oppositore del principio di massima precauzione, misura calabraghe utilizzata in europa occidentale e in altri stati nel mondo. La bilancia è così composta: da un lato ciò a cui si è rinunciato, dall'altra i risultati evidenti, netti, inconfutabili. E poi i pesi da dare alle cose: e ciò fatto in base ai principi costituzionali specifici del paese (in europa ci sono 27 costituzioni diverse, ad esempio) e ai diritti universalmente riconosciuti dai cosiddetti paesi evoluti, civili. Dire che in Cina hanno risolto il problema, significa ad esempio mentire: la privazione di ogni libertà non sarebbe stata un prezzo accettabile nemmeno se il virus avesse causato il 90% delle morti. Modelli alternativi, come quello svedese, ad esempio, o quello inglese, mettono in conto la presnza del virus nella società e i danni che causerà in termini di morti, ma accettano il fatto come ineluttabile, se si vuole continuare a godere dei diritti civili. E francamente, la morte di 15.000 vecchi svedesi, la metà dei quali sarebbe comunque morta dal 2020 al 2023, mi è parsa un prezzo del tutto accettabile, considerando che il popolo svedese non ha sofferto lockdown né restrizioni di sorta, se non legate ai comportamenti individuali liberamente scelti. L'italia, invece, ha avuto un approccio del tutto illiberale, a partire dalla reclusione forzata del 2020 alle zone colorate, per finire nell'illogico ed infame green pass. Checché ne dica la maggioranza, una cosa sbagliata è sbagliata, punto. Un secolo fa la maggioranza dei tedeschi approvava la persecuzione degli ebrei, eppure sbagliavano, punto. Il fatto di essere maggioranza, poco pensante, non autorizza a ledere i diritti delle minoranze, tantomeno i diritti fondamentali sanciti dalle diverse costituzioni e dichiarazioni. La sacralità delle libertà individuali è stata violata a più riprese, col benestare degli organi che avrebbero dovuto vigilare, dalla corte costituzionale al presidente della repubblica, e di questo spero un gorno siano chiamati a rispondere in sede penale. Il mio personale pensiero, a quasi due anni dall'infame lockdown, resta lo stesso: condanna di tutte le azioni liberticide che non favoriscono la convivenza col virus, ma ne perpetuano la paura e la fobia sociale. Credo che in italia ci sia senza dubbio una dittatura sanitaria e politica, e che il problema principale sia la mancata percezione della gravità di questi fatti da parte della maggioranza dei cittadini. Questo ci rende un paese senza futuro.