Da quel che ho studiato all' università la scienza si basa su dimostrazioni, e come tale la scienza dovrebbe essere separata dalla religione.
Cosi' come un religioso non può pretendere di confutare la teoria della relatività parlando di Dio, ma dovrebbe portare prove scientifiche, uno scienziato non può pretendere di confutare Dio portando argomentazioni che spaccia come scientifiche.
La scienza per definizione è dimostrazione, e non può confutare ciò sul quale non ha nessuna prova.
E non solo questo, ma la scienza non potrebbe mai confutare nulla di indimsotrato. Se io dico di aver visto un camaleonte gigante la scienza non potrebbe avere i metodi per dimostrare il contrario.
Eppure io vedo che i religiosi, nonostante abbiano le loro credenza in contrasto con gli scienziati (e non parlo della scienza ma degli scienziati, perché molte volte ciò che è etichettato come scienza è solo opinione) non hanno l' ardire di voler costringere (intellettualmente) con prove gli atei che credono nello scientismo (che è cosa diversa dalla scienza) ad abbandonare il loro credo.
Io vedo invece che pseudo-scienziati, spacciandosi per scienziati, in nome di un titolo di studio (titolo di studio che non conferisce l' infallibilità, visto che se no non sarebbe un titolo di studio ma sarebbe il titolo di Vescovo o di Papa - ironico che comunque anche questi due titoli non conferirebbero l' infallibilità) pretendono, uscendo da ogni regole scientifica secondo la quale devi fornire una dimostrazione e una spiegazione, di costringere intellettualmente i credenti ad abbandonare la loro fede e ad abbracciare una pseudo-scienza che in realtà invece che spiegare le leggi della materia si intrufola nell' ambito della spiritualità e tenta di sostituirla con delle leggi pseudo-razionali ispirate alle leggi della materia.
Per venire al sodo, per esempio uno psicologo pretende di dimostrare che l' omosessualità è normale citando un suo studio che in realtà non è una ricerca ma solo un insieme di frasi firmate con il suo nome e il suo titolo di studio quasi come a dire "io non ho bisogno di dimostrare nulla perché il mio titolo di studio parla per me".
Ora io dico, già la scienza non dovrebbe fornire spiegazioni a cose spirituali e morali, perché la scienza può essere guidata da valori morali ma non può pretendere di fornire valori morali. Infatti molti medici agiscono "secondo scienza e coscienza" intendendo che la scienza deve essere guidata dalla coscienza quindi dai valori morali.
Poi dimostrare che l' omosessualità è normale non avrebbe nessuna utilità, perché non hai cambiato la condizione dell' omosessuale ma ti sei limitato a fornire un giudizio di valore positivo su ciò che è in realtà percepito come negativo. Poi, qual è la prova di tale asserzione? Io dico, benissimo, chi vuole credere che l' omosessualità è normale è libero di crederci se se ne assume le responsabilità, ma perché pretendere di cambiare la mente di un credente SENZA FORNIRE UNA DIMOSTRAZIONE.
Dove sta la dimostrazione che l' omosessualità è normale? Tutto si basa su un opinione soggettiva riguardo a ciò che è normale e ciò che non lo è. Come può la scienza dimostrare cos' è normale e ciò che non lo è, senza partire da dei valori morali che comunque non potranno mai essere dimostrati?
Quello che personalmente mi da fastidio è che non solo la scienza si intrufola in campi che non le sono propri (diventando cosi pseudo-scienza anziché scienza, poiché ci tengo a sottolineare che io credo nella scienza e dico tutto ciò proprio in nome della scienza e non perché sono contrario alla scienza - che è però dimostrazioni e non titoli di studio) ma in più pretende di farti cambiare idea (in maniera forzata) in maniera antiscientifica, cioé dicendo semplicemente "tal dei tali, il signor vescovo laureato in infallibilità psicologica ha detto che X è Y, allora l' equazione X = Y è vera". Come può ciò convincermi? Come può una scienza che non contiene dimostrazioni riuscire nel cambiare il mio credo (che non posso dimostrare ma almeno non si spaccia per altro, non si spaccia per scienza)?
Come può un dogma scientifico sostituire un dogma religioso?