A87 Dovrebbero stare attente a scegliere bene gli uomini, ed educare i figli al rispetto.
Questo concetto è applicato oggi in chiave "milleriana" e non esistono al mondo persone più inutili, socialmente nocive, nonché malate, manipolate e fondamentalmente ignoranti dei milleriani. Qualsiasi donna e uomo "istruiti" (ahah) sulla psicopedagogia di Alice Miller & C. (Maria Montessori, ecc.) sono strumenti sociali nelle mani dei sinistronzi che, mediante il bambino, costruiscono una società di malati mentali d'ogni età. Perché? Perché il bambino libero sarà sempre un adulto libertino e non libertario, un cannaiolo, un accoglione, un soggetto gay-friendly, un potenziale pedofilo, un femminista, un bambinista, un beta, un incel, e un non improbabile misogino che potrebbe macchiarsi di femminicidio a causa di complessi narcististici ed edipici. Quindi, non prendiamoci in giro! La madre che ama suo figlio e vuole educarlo al rispetto è una madre severa, lo deve DISCIPLINARE, deve punirlo e al bisogno sculacciarlo. Sissignore, ben vengano le sculacciate anche e soprattutto perché sono vietate (grazie a politiche bambiniste di sinistra). E sono vietate proprio perché sono sane e gratuite, efficaci e prive di conseguenze negative tanto che non a caso da oltre vent'anni si diffonde un oceano di informazioni fasulle e fuorvianti per mostrificarle. La moderna società sinistrata non se ne farebbe nulla di giovani cresciuti con la testa a posto. La madre moderna pensa: "Se ora lo sculaccio, diventerà violento, svilupperà malattie psicosomatiche, si sente inferiore a me e ne avrò fatto un disadattato che potrebbe rivalersi sulla moglie e sui figli a causa mia che pure continuerebbe a giustificarmi". Ti rendi conto di quanto FOLLE sia la psicopedagogia milleriana? Crea mostri. Pone le basi del femminicidio. Del resto, la colendissima signora Miller, femminista e psicanalista auto-radiata, era reduce dei campi di concentramento nazisti e ha costruito la sua dottrina "scientifica" sulla base della corrispondenza epistolare con lettrici di riviste femminili. Che genio di donna, eh? E che "intelligenti" le sue "allieve" di ogni epoca!
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