Il discorso è delicato, oltre che con tante variabili, visto che siamo tutti diversi. Mi limito a dare una mia interpretazione, prendendo spunto da quello che è (ad esempio) il male di vivere fine a sè stesso.
Tempo addietro rimasi scossa dal suicidio di un signore che conoscevo, con un'attività, dei figli, una famiglia. Era sempre apparentemente allegro e socievole... rimasi spiazzata anche perchè non c'erano "campanelli d'allarme". A prescindere dall'età, e da un'apparente vita normale che si conduce, io credo che ( in certi casi) per arrivare a commettere un gesto simile, c'è una sofferenza alla base, un male di vivere che rimane ben celato nella persona anche per anni. Prendiamo ad esempio Kurt Cobain, molto spesso ho sentito dire :" ma perchè arrivare a ciò? Cosa gli mancava? Aveva tutto: soldi, successo ecc" ma probabilmente la sofferenza interiore che provava era troppa, talmente tanta da schiacciarlo, sfinirlo. Ci sarebbero tanti altri esempi da citare. Ecco, tutto questo per dire che a volte non esiste una vera spiegazione al male di vivere, e alcuni sono bravi a cercare di non dare a vedere quello che provano. Molto spesso diventa una recita, con sè stessi e gli altri.