Il principio della non violenza è un principio Universale, perché è specchio assolutamente perfetto di un altro corollario, comune e universalmente riconosciuto da ogni religione che pratica la via dell'Amore senza alterità, senza dualità e polarità alcuna: parlo della Regola Aurea, secondo la quale "non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te" è emblema e visione dell'altro uguale a te, esattamente specchio e riflesso della tua stessa identità che, per assimilazione, diventa te e tu diventi lui.
Qualsiasi ulteriore interpretazione divergente da questo principio essenziale e universale, è una deviazione a tutti gli effetti, perché viola in primis la natura stessa della Vita e la sua creazione, e poi oblia e obnubila il Bene con il Male, sotto qualsiasi forma si voglia intendere quest'ultimo.
Per cui, se un tale "sacrificio" è votato a mantenere inalterato un tale principio che sento in me radicato nella sua forma più assoluta e nel suo significato più intimo, rinunciando a chi sono realmente, oltre ogni velo illusivo, allora è ben accetto. Viceversa, qualsiasi altro sacrificio "cruento" è da me rigorosamente rigettato.