Se dobbiamo andare per età, cioè giocare a chi è venuto prima, direi Guido Cavalcanti che viveva un'amore struggente verso la sua bella (carnale) e spesso pregava la morte in poesia per liberarsi dai suoi affanni.
Buon amico del Sommo Poeta, egli fu tra gli Stilnovisti il più carnale e depresso di tutti.
Scendendo ancora nelle etade trascorse, troviamo Lucano autore de' De Bello Civile, opera tragica che narra la guerra fra Cesare e Pompeo ed è immersa in un'atmosfera abbastanza triste e mortifera, soprattutto quando narra del suicidio di Catone Uticense (che non è Marco Porcio Catone detto "il censore", ma un suo omonimo della stessa gens, più nello specifico il pronipote).