Epitteto scriveva nel suo Enchiridion, che bisogna saper distinguere gli eventi in due categorie: quelli che sono in nostro potere, e quelli che non lo sono. I primi occorre sforzarsi di renderli propizi, i secondi bisogna sforzarsi ad accettarli serenamente. In questo caso, per la morte non si puΓ² evitare, dunque occorre accettarla. E personalmente, dopo aver letto il Critone di Platone, la Lettera a Meneceo di Epicuro e il A sΓ© stesso di Marco Aurelio, non ne ho piΓΉ paura. Ti consiglio di fare queste letture, se ancora ne sei afflitto. Non Γ¨ detto funzionino, ma Γ¨ sempre un tentativo, no?