La finzione, dalle cose più sciocche a quelle più gravi, come mentire sul proprio sesso per mesi o anni. La saccenteria con cui, anziché limitarsi a esprimere le proprie opinioni, anche controverse, le si deve paragonare alle altre, sminuendole, come se le proprie fossero le uniche degne. La convinzione di avere un pensiero profondo e anticonformista, quando invece è comunissimo. La violenza a ogni livello, l’antisemitismo, la misoginia, e la violenza strisciante ma non meno colpevole di chi offende tra le righe e insinua.
Riguardo al confine tra goliardia e maleducazione, credo che sia lo stesso che c’è tra ironia e sarcasmo. Molti conoscono solo i secondi, e pensano invece di essere ironici e goliardici. Le parolacce rappresentano un fastidio trascurabile rispetto a tutto il resto, ma le trovo inutili.
Quanto alle risatine a cui hanno già fatto cenno… Concordo, alcuni credono di mostrarsi molto intelligenti, quelli che han capito tutto… mentre sono solo abitati da cinismo e cattiveria.
Non nascondo che certi comportamenti, oltre a disgustarmi profondamente, mi lasciavano tanto amaro in bocca. Adesso prendo atto di molte cose e me ne distacco in silenzio senza lasciarmene ferire. Il disgusto resta tutto.