lapessare la forte alleanza USA - Israele deriva dal pretesto, nel post seconda guerra mondiale, di "creare un territorio sicuro agli Ebrei". Di fatto però, anziché concedere loro un territorio all'interno degli USA, soluzione più logica se l'obiettivo fosse pace e stabilità (precisazione, pur essendo tutt'altro contesto rispetto al territorio attuale di Israele, tale scelta sarebbe stata più pacifica per tutti), è stato creato un avamposto fortemente militarizzato (fra parentesi, Israele che ha una superficie un po' più piccola della Lombardia, risulta l'ottavo esportatore di armi al mondo, giusto per rendere l'idea). Guarda caso, questo avamposto militarizzato è stato creato in una regione fortemente ostile a tale cultura, ovvero il Mondo Arabo (per l'America questa situazione è uno strumento, una carta da giocare a suo favore), "sfrattando" una popolazione che si trova senza territorio riconosciuto: in tutti questi anni, decenni, ripeto, se l'obiettivo fosse la pace mondiale, sarebbe stato opportuno riconoscere ad entrambe le parti confine e territori, diritti e doveri, per una convivenza pacifica - invece, da Wikipedia, lo Stato di Palestina risulta <<de facto in gran parte occupato illegalmente da Israele>>.
Come ho accennato e più nello specifico dicevo nella discussione Signori , Terza Guerra Mondiale alle porte?, l'attuale situazione di instabilità geopolitica mondiale, per gli USA è volontariamente uno strumento di "rischio controllato": metti in scacco l'economia e stabilità mondiale (la potenza numero uno, può permettersi di farlo), senza sfociare in un vero conflitto globale che sarebbe catastrofico per tutti. Per gli Stati Uniti, avere l'enorme vantaggio di "tenere il coltello dalla parte del manico" per tutte le negoziazioni (vedi sui dazi commerciali), decidere quando aumentare paura e tensioni e quando allentare la presa, in base alla propria convenienza economica, politica e strategica del momento, è appunto un'arma potentissima.