...viene spesso dimenticato dalla storia ma che è stato importante al suo tempo. Spesso viene liquidato come il Mussolini o il Franco del Portogallo, ma secondo me è sbagliato dirlo. Senz'altro il Portogallo di Salazar era un paese autoritario e illiberale, ma aveva caratteristiche peculiari che lo distinguevano dal fascismo o dal franchismo, che erano invece più simili tra loro.
L'ideologia di Salazar si può definire come conservatrice in senso tradizionale anzichè fascista, clericale, corporativista (in questo simile al fascismo), fortemente anticomunista, parsimoniosa a livello economico. Una delle terze vie che si oppongono sia al capitalismo sia al comunismo.
Ma come è salito al potere? Il Portogallo del primo dopoguerra era un paese democratico ma corrotto, devastato dagli scontri e dalle divisioni tra i partiti, poverissimo e con un debito pubblico in costante ascesa. Stanchi del caos repubblicano, i militari presero il potere con un colpo di Stato instaurando una dittatura che paradossalmente era appoggiata da larghe fasce della popolazione, stanca dei disordini e della corruzione della prima repubblica.
Di fronte a un bilancio pubblico disastroso i militari scelsero come ministro delle finanze Antonio Salazar, docente di economia all'università di Coimbra, che accettò a condizione di poter eventualmente mettere il veto ad ogni spesa che ritenesse superflua. Nel giro di pochi anni non solo raggiunse il pareggio di bilancio, ma portò il bilancio in costante attivo (e tale resterà per quasi tutta la durata del suo lungo governo), attraverso misure di austerità e taglio degli sprechi, anche rifiutando prestiti di altri paesi per non restare vincolato nei loro confronti. Riteneva che il Portogallo dovesse risollevarsi con le sue sole forze. Con le sue economie lasciò al suo paese anche una cospicua riserva aurea.
Questo gli creò molto consenso, e fu così che nelle elezioni del 1932 fu nominato presidente del consiglio al posto di un militare e potè introdurre una nuova costituzione su base corporativa ispirata dalla dottrina sociale della Chiesa e che assegnava molto potere al presidente della repubblica, che però generalmente dava carta bianca al primo ministro, cioè Salazar, che de facto era quello che governava.
Nel 1934 Salazar schiacciò e represse il movimento fascista portoghese ed esiliò il suo capo.
Nel 1939 fece la scelta, molto saggia e ponderata a mio parere, di non coinvolgere il suo paese nella Seconda Guerra Mondiale, memore delle distruzioni della guerra precedente, mantenendo una posizione intermedia e neutrale tra l'Asse e gli Alleati. All'asse vendette minerale di tungsteno e altre merci, mentre agli Alleati offrì la possibilità di usufruire delle isole Azzorre come base navale e aerea.
Negli anni '50 e '60 fece forti investimenti nelle infrastrutture del paese (ponti, strade, scuole...), che ne beneficiò, vivendo un periodo di boom economico, dopo decenni di povertà estrema.
Morì nel 1970.
In cosa il salazarismo era diverso da fascismo e nazismo?
●Il partito di Salazar, l'Unione Nazionale, non era un partito-Stato, che gestiva ogni cosa all'interno della nazione come quelli di Hitler e Mussolini. Era più un rifugio del conservatorismo che aspirava a mantenere lo status quo più che un'avanguardia che indirizzava e agitava i pensieri delle masse.
●Salazar era una persona schiva, timida, quasi ascetica e non si sposò mai. Non era persona da comizi interminabili e manifestazioni plateali come Mussolini. Preferiva amministrare il paese dal silenzio della sua scrivania, evitando passerelle non necessarie.
●Erano presenti la repressione, prigioni per gli oppositori (come quella di Tarrafal) e anche una polizia politica (la PIDE), ma non si raggiunsero gli eccessi degli altri regimi di destra, che Salazar stesso criticava. Ecco alcune citazioni di Salazar a proposito dell'Italia fascista:
"Le nostre leggi sono meno severe, i nostri costumi meno rigorosamente vigilati, lo Stato è meno assoluto, e non lo proclamiamo onnipotente"
"A differenza dell’Italia, il nostro Stato si pone dei limiti morali che per loro natura sono invalicabili. Il nostro Stato non è totalitario, al quale tutto viene subordinato ed assoggettato, mentre uno Stato come quello italiano, un cesarismo intriso di simboli pagano – romani e di un’ideologia sempre più affine a quella germanica, è incompatibile con il genio della nostra civiltà cristiana.”
●Rispetto a Hitler e Mussolini, Salazar non iniziò mai guerre a fini espansionistici per ottenere gloria, limitandosi a preservare i territori e le colonie che il paese già controllava.
Sostanzialmente trovò un paese fallito, povero, devastato dagli scontri tra fazioni e corrotto e lo lasciò sulla buona strada verso il benessere e l'integrazione europea.
Molto altro ci sarebbe da dire, ma mi fermo per non essere noioso😂.
Concludo con un'ultima frase di Salazar:
"Il fatto è che l'agitazione politica è nemica del buon governo e non si può trarre profitto dalle persone migliori se non all'interno di un'atmosfera salubre e attraverso il regolare funzionamento delle istituzioni".
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