Vai Giorgia! che piaccia o meno, ciò che serve all'Italia (e in genere al mondo sviluppato) è un'immigrazione controllata e opportunamente gestita, per bilanciare pro e contro. Quindi:
- flussi controllati, gestibili, in modo tale che i nuovi arrivati abbiano reale possibilità lavorativa, integrazione, autosufficienza; il livello di controllo e sicurezza della nazione dev'essere sempre garantito
- l'immigrazione (matrimoni e figli nati fra italiani e stranieri, stranieri che ottengono la cittadinanza italiana...) aiuta nella riduzione dell'età media, che per l'Italia è molto critica: a lungo termine, le possibilità sono due, vista l'insostenibilità del sistema economico: eliminare o ridurre davvero al limite il welfare (senza girarci intorno, dobbiamo essere realisti, popolazione vecchia significa meno persone che lavorano e devono mantenere in piedi tutto il sistema, la situazione è già critica oggi, questo trend non può continuare in eterno), e/o ridurre l'età media, grazie ad una maggiore natalità e presenza di giovani, persone in età lavorativa (l'immigrazione ci aiuta in questo); vedi anche: Previsioni future: le economie del mondo nel 2075
- per alcuni lavori, come giustamente osservato, è difficile trovare personale: l'eccesso di benessere è un'arma a doppio taglio, quindi persone che provengono da paesi poveri sono più propense ad accettare condizioni lavorative peggiori; per le nostre imprese, etica a parte, lato economico significa continuare a produrre con dei costi ridotti ("tu lavori a chiamata per 5 euro l'ora, dove come e quando lo decido io"), quindi maggiori utili, beneficio per l'economia (questo esempio è un po' estremo - anche se realmente funziona così - l'ideale è bilanciare i due aspetti affinché siano comunque garantiti degli standard per le condizioni dei lavoratori)
- Stati Uniti: Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase & Co, evidenzia le criticità dell'amministrazione di Trump, prima per i dazi commerciali (in un contesto così globalizzato), poi per la sua politica sulla riduzione dei flussi migratori (un conto è il controllo, gestione, un altro conto è ostacolarla a priori per una questione di idealismo politico che al giorno d'oggi rischia solo di diventare un'arma a doppio taglio), che potrebbe peggiorare le dinamiche occupazionali negli USA (quindi manodopera, costo, discorso analogo all'Italia)