Io spero che sia la fine del regime teocratico. Questo non significherebbe la fine della loro cultura: la teocrazia è stato un artificio introdotto nel 1979, lo ricordo a tutti gli amanti della Repubblica Islamica. I giovani persiani che scelsero quella dannata forma di governo, lo fecero ignorando ciò a cui andavano incontro, sobillati da quell'infame di Khomeini e dai francesi che volevano il petrolio iraniano. Videro la scelta della teocrazia sciita come una forma di distinzione dal resto dei paesi che circondavano la Persia, che sono sunniti. E' un discorso complesso: gli iraniani, oltre ad essere in media molto giovani, sono imperialisti, si rifanno all'impero persiano, ma in chiave suprematista, ed odiano le ingerenze straniere: hanno odiato tanto gli occidentali quanto i russi, e sottomettono tanto i curdi quanto gli azeri. Ora pare siano stanchi della teocrazia, sono stanchi di essere un paese povero ed arretrato. In Europa vive una comunità iraniana piuttosto grande, tutti esuli, e sarebbe il caso di riaprire, anche con la forza, il paese al mondo, togliendo loro di dosso una cappa dalla quale non riescono a liberarsi da soli.