Vai Giorgia! diciamo questo:
- spread basso significa che gli investitori percepiscono meno rischioso investire in quel paese piuttosto che l'altro
- in realtà è un'arma a doppio taglio: rischio vs rendimento atteso (in un periodo con inflazione bassa, di conseguenza manovra della banca centrale che porta tassi di interesse bassi, rendimenti dei BOT/BTP bassi, significa che porti a casa meno del 2% netto, viceversa con inflazione alta, tassi di interesse alti e/o stato a maggiore rischio di default, il rendimento "sicuro" ovvero garantito al termine salvo default dello stato, è maggiore)
- stato considerato "solido", a basso rischio: lasciamo perdere l'obbligazionario (se non giusto per diversificare, es. BOT ad 1 anno anziché avere una liquidità eccessiva), puntiamo invece di più sull'azionario (misto diversificato), che specialmente nel medio-lungo termine è molto più conveniente
Nel caso specifico, Italia-Francia:
I titoli di Stato italiani a corta scadenza rendono meno di quelli francesi. Non succedeva dal 2004
Attenzione però che nel medio-lungo termine, la situazione è ben diversa (vedi anche: Lista stati per Credit Rating e considerazioni): secondo il rating di S&P, l'Italia è stata promossa da BBB all'attuale BBB+, la Francia si trova ad AA- (da AA). Italia in lieve miglioramento, la Francia in lieve calo, ma pur sempre una differenza netta, una nazione più sicura in termini di sostenibilità finanziaria nel lungo termine dato che il debito pubblico rispetto al PIL per l'Italia è ben peggiore. Lo vediamo anche da Credit Default Swap Rates (CDS) (investing.com), che in pratica indica il costo di assicurazione per il default (più è alto il valore, più è rischioso, meno sicuro l'investimento), l'Italia ha 48,92 mentre la Francia 33,44. Gli USA con 42,74 sono in peggioramento ed è uno dei motivi principali della politica di Trump, indebolimento del dollaro per ridurre il costo di finanziamento del nuovo debito (ovvero il rendimento dei titoli di stato americani).