- - - la guerra finisce con un armistizio e da quel giorno vengono ridisegnati i confini geografici. Pensi che il confine geografico delimiti un netto confine nella mentalità delle persone? Se qualcuno invade la nostra terra, proprietà, famiglia e poi dichiara la vittoria quindi annettendo noi alla propria nazione, noi cosa pensiamo? Questo è il problema di tutti (o moltissimi) i territori di confine: vedi Russia - Ucraina, metà degli Ucraini del Donbas (e delle altre attuali aree del conflitto) sono guarda caso filo-russi, in Alto Adige sono quasi tutti filo-austriaci... Con la differenza che noi (Italiani, Austriaci) siamo popoli più civili, evoluti, benestanti, quindi non abbiamo la mentalità di conquistare e ammazzare il vicino "nemico", ma di fatto, fa ben capire come siano le zone di confine. Non è una guerra, armistizio a cambiare la mentalità delle persone (forse potrebbe esserlo un referendum, più il pensiero è diverso dal 50-50 e più domina la democrazia in questo caso). Altrimenti le tensioni che rimangono dopo il termine di una guerra, che si voglia o meno, purtoppo, si risolvono con un'altra guerra e mi sembra anche che la storia insegni questo.