Gabriel solo Dio può togliere la vita
In una prospettiva teologica, l'alimentazione artificiale potrebbe essere interpretata come un atto che si contrappone al presunto disegno divino.
Se, infatti, si considera che ogni vita abbia un tempo stabilito, ovvero un momento in cui il suo corso naturale dovrebbe giungere a conclusione, allora prolungarla forzatamente mediante mezzi tecnologici potrebbe essere visto come una forma di ostacolo al compimento di un destino che, secondo la fede religiosa, sarebbe già stato segnato.
I familiari, mossi dal dolore e dal desiderio di non perdere la persona amata, rischiano in tal modo di proiettare sul morente le proprie esigenze emotive piuttosto che accettare la possibilità che quel momento rappresenti la fine spiritualmente necessaria del suo cammino.
Comunque, pur essendo in linea generale favorevole, ritengo necessario fare un’importante eccezione per i casi di stato vegetativo permanente.
Una mia parente è rimasta in coma per circa dieci anni. Fin dall’inizio, i medici avevano espresso chiaramente che non vi sarebbe stata alcuna possibilità di risveglio... e così è stato.
Questa vicenda ha indubbiamente influenzato la mia opinione a riguardo.