CIVAS 💫 Solo chi ha avuto o ha un animale domestico può capire quanto assoluto e incondizionato sia l'amore di una bestiola non umana verso il suo proprietario (la parola "padrone" non mi piace); persino quando questo la trascura, o la maltratta. Ricambiare un amore del genere è tutt'altro che "esagerato" o "stupido" - al contrario, è sinonimo della più alta umanità (o bestialità, se si vuole; diceva Isaac Asimov: "Per insultare qualcuno gli diciamo 'bestia.' Per la crudeltà deliberata e il suo comportamento, 'umano' dovrebbe essere il più grande insulto."). E, aggiungo, doveroso: doveroso trattare gli altri esseri viventi con il rispetto che meritano.
Da quando Oliver (meticcio salvato dall'abbandono e adottato) è arrivato, il 9 settembre 2023, il clima della casa (clima cupissimo a causa delle gagagne che affliggono i suoi abitanti) è cambiato, in meglio - si respira un'altra aria. Cane dolcissimo, che pare voler solo essere coccolato, e che è incredibilmente sensibile a ciò che succede ai suoi umani, a quello che provano, a come stanno. Quando mi sento male, entra praticamente a forza in camera mia, e resta accucciato accanto a me, il più vicino possibile, finché la crisi passa. Vedere mio padre sorridere (finalmente, dopo tanti anni, e nonostante tutto) mentre gioca con lui e lo chiama "giovanotto" (anche se ha ormai otto anni; Oliver, non mio padre), poi, non ha prezzo. Questo è puro amore, e merita solo e soltanto amore.
In questo luogo
giacciono i resti di una creatura
che possedette la bellezza
ma non la vanità
la forza ma non l’arroganza
il coraggio ma non la ferocia
E tutte le virtù dell’uomo
senza i suoi vizi. [...]
O uomo! Flebile inquilino della terra per un’ora,
abietto in servitù, corrotto dal potere,
ti fugge con disgusto chi ti conosce bene,
o vile massa di polvere animata!
L’amore in te è lussuria, l’amicizia truffa,
la parola inganno, il sorriso menzogna!
Vile per natura, nobile sol di nome,
ogni animale ti mette alla vergogna.
O tu, che per caso guardi quest’umile sepolcro,
passa e va’: non è in onore
di creatura degna del tuo pianto.
Esso fu innalzato per segnare
il luogo ove tutto quel che di un amico resta
riposa in pace;
un sol ne conobbi: e qui si giace.
("Epitaffio per un cane," 1808, Lord Byron; scritto in memoria del suo cane terranova Boatswain, "amico più intimo e più saldo.")