aerial A colei che il fato, per desìo arcano,
al mio fianco vorrà condur, giuro,
che, come cavaliere in suo nome fido,
battaglia sollevando, scaglierò la lancia,
con braccio sì saldo, e con cuor sì fiero.
Perché di spirito son pieno e fiammeggiante,
ma pur d’ingegno, di mente acuta e chiara,
e mai la tratterò come umil serva,
ma regina in alto, nel castel mio amato,
onorevole, riverita, in sommo pregio,
più che ogni altro bene ch’abbia il ciel creato.
Mai le mancheranno le mie preci e il mio guardo,
ché ogni suo alito d’aria, ogni suo fiato,
coglierò come segreto che il ciel confida,
e ogni suo pensiero e gioia a me rivelerà.
Non la vorrò schiava di norme mute,
né prigioniera d’una vita di tedii gravi,
ma compagna, pari in spirito e onore,
sorgente di gaudio, e consigliera pura.
A lei dono giorni di battaglie e ardimenti,
e notti di conforto, di calore e pace,
ché quando i venti freddi dell’inverno
tremar faranno le imposte e il ciel si chiuderà,
nel mio seno troverà ristoro e pace,
come chi ripara sotto il manto del cielo.
In lei cerco non sol bellezza che incanta,
ma anche acume, sapienza che mai si spenga,
ché la mente acuta è lume che mai s’oscura,
farò cammino con lei, tra fatica e gaudio,
nei giorni e nelle notti, tra meraviglia e splendore.