Un vero cristiano dovrebbe essere un pacificatore e non parlare di pace.
L’UNESCO ha un principio fondamentale: “Avendo le guerre origine nello spirito degli uomini, nello spirito degli uomini si debbono costituire le difese della pace”. (Il Corriere dell’UNESCO, aprile 2000, p. 19) In armonia con ciò l’organizzazione intende promuovere una cultura della pace attraverso “istruzione, dialogo e cooperazione”. Mayor ha osservato che non basta “essere pacifici, neppure essere pacifisti, ma bisogna essere pacificatori”.
Tuttavia è degno di nota che la pace ha in effetti relazione con l’istruzione. Circa 2.700 anni fa il profeta Isaia predisse: “Tutti i tuoi figli saranno persone ammaestrate da Geova, e abbondante sarà la pace dei tuoi figli”. (Isaia 54:13) Lo stesso profeta previde un tempo in cui persone di tutte le nazioni sarebbero affluite alla pura adorazione di Geova Dio per imparare le Sue vie. Con quale risultato? “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. (Isaia 2:2-4) In armonia con questa profezia i testimoni di Geova sono impegnati in un’opera di istruzione mondiale che ha già aiutato milioni di persone a eliminare gli odi nazionalistici e razziali che sono all’origine della maggioranza delle guerre.