Negli anni '90 giravo le discoteche gay della renania a fare il ragazzo immagine e a ballare sul cubo. Ci tornerei di corsa, il mondo era assai più vero, meno plastificato, meno preconfezionato, meno pericoloso, e i rapporti umani erano davvero umani, nel bene e nel male. Le persone ti guardavano in faccia e non guardavano lo schermo di un telefono, e si socializzava meglio, nella vita reale.