Istintivamente, caccia e pesca sono attività umane primordiali legate alla sopravvivenza (morte tua, vita mia). Tuttavia, l'alternativa esiste ed è quella che deriva dalle coltivazioni anche se, sotto il profilo filosofico sorge un dubbio: "È lecito sopprimere la vita di un frutto, ovvero di una pianta, solo per il fatto che tali creature non si lamentiano?". Rimarrebbe l'alternativa delle uova, ma sotto il profilo etico-morale, procacciarsele equivarrebbe a un furto. Quando penso a queste problematiche, mi chiedo: "Perché il Creatore del mondo non ha pensato a farci funzionare ad energia solare?". Tornando alla nuda realtà, sopprimere, per la propria sopravvivenza, un pesce o una pianta di lattuga, considerato che essi non si lamentano in modo evidente e prorompente, sembrerebbe meno drastico e drammatico che ammazzare animali a sangue caldo. In conclusione, la giusta soluzione non esiste.