Quando ero piccolo mio zio, a me e a mio cugino (ancora più piccolo di me), ci faceva la boccia con la macchinetta.
Era un trauma ogni volta.
"Non vi preoccupate, li spunto solo un po' sui lati, come fa il barbiere".
Se, come no.
Peggio andava al secondo che doveva farsi tosare come una pecora perché aveva di fronte a sè quello che sarebbe capitato anche a lui ma che, come bravo compagno di disavventure e "frat'cugin", accettava il suo destino, come un condannato a morte si appresta a salire sul patibolo.
Tante lacrime.