Io ho vissuto in una casa che aveva un passaggio segreto, creato da mio nonno prima della seconda guerra mondiale, e che portava ad un rifugio antiaereo che finiva nel pozzo del nostro giardino. Venne usato durante i bombardamenti di Roma, e per nascondere dai tedeschi amici ebrei o antifascisti. L'accesso era in cantina, nascosto da un pannello di legno rivestito in finta pietra, e una volta si apriva con una maniglia nascosta. Quando ero bambino, la porta era quasi marcita, e mio nonno l'aveva barricata per non farci entrare nessuno, per paura di crolli.