Il perpetuarsi della vita, tramite la riproduzione umana, potrebbe essere in realtà un processo evolutosi per rendere l’esistenza terrena autonoma dalla Creazione divina, giustificando così il motivo per cui Dio avrebbe creato l’essere umano solo una volta e non ripetutamente nel tempo?
Ma, se invece assumessimo che ogni nuova vita rappresenti una creazione ex novo, in tal caso, quali argomenti invaliderebbero il ruolo dell’atto riproduttivo quale via di emancipazione dal Divino?
In una prospettiva simile, quale funzione avrebbe il concepimento per via naturale?